«Una vita trascorsa sul gelido cemento e dietro le sbarre di ferro, questi cani lasciano un canile privato con moltissimi cani, circa 500 , per raggiungere il nostro rifugio – spiega Alessio, dell’associazione uboldese -. Dietro questa operazione c’è quasi un anno di lavoro: la delega per poter entrare in quel canile, le fotografie, il catalogarli e censirli, lo svolgimento della parte burocratica, chiedere e attendere la loro castrazione e sterilizzazione, organizzare la staffetta. S si sa che quando si organizza un evento di tale portata gli imprevisti possono essere tanti, la burocrazia può rendere le cose difficoltose, ma tutto e andato bene. Tre ore per caricarli in staffetta e ora vi aspettiamo a braccia aperte».

«Il nostro sentito ringraziamento va ad un comandante della polizia  che ha seguito passo passo questa operazione, che ha dimostrato interesse, competenza, professionalità, grazie alla Polizia locale, alle due ASL di competenza per aver espletato e incentivato il disbrigo delle pratiche burocratiche, grazie alla staffetta professionale  e competente! Grazie a tutte le persone che sostengono la nostra piccola associazione “Una Luce fuori dal Lager” che ci permette di fare salvataggi in blocco di questa portata! Grazie alla nostra presidente , ai nostri volontari che stasera o stanotte saranno in rifugio ad accogliere i nostri cani».