Sono un centinaio i banchi a rotelle (la foto di copertina è di repertorio) al momento ricoverati sotto il portico della primaria di via Ceriani ad Uboldo.

Voluti dal Ministero dell’Istruzione per facilitare il distanziamento in classe, lo scorso novembre ne erano stati consegnati circa 300 all’Istituto comprensivo statale “A. Manzoni” di Uboldo – Origgio.

«Erano stati richiesti dalla dirigente scolastica precedente quando ancora le norme prevedevano un distanziamento maggiore e non si capiva quanti alunni potessero stare nelle classi – spiega la dottoressa Lucia Grassi, reggente dell’Istituto –. Nel frattempo le norme sono cambiate e fortunatamente tutti i ragazzi sono stati distribuiti nelle classi normalmente».

A novembre sono quindi arrivati i banchi e nel corso dei mesi gran parte sono stati distribuiti nei vari plessi dell’istituto scolastico.

Piccoli e con le rotelle, risultano però poco adatti per l’attività didattica ordinaria: «Lo spazio di appoggio per scrivere è proprio piccolo, su quella tavola non ci stanno un libro e un quaderno. Tenere dei ragazzi sei ore a scrivere su una tavoletta piccola e non fissa, non è l’ideale. Possono andare bene per fare attività di gruppo, conferenze o per delle aule multifunzionali, cose che in questo momento però non si possono fare».

La scuola dovrà quindi trovare un luogo temporaneo dove poterli spostare, per poi capire come e quando utilizzarli. «Non dico che in futuro non si potranno utilizzare, il problema è che al momento anche gli spazi che usavamo come deposito sono stati utilizzati per la mensa e per l’attività didattica – conclude la reggente –. Anche se avessimo messo questi banchi nelle aule, il problema dello stoccaggio lo avremmo avuto comunque, perché avremmo dovuto spostare i banchi che usiamo normalmente, che non sono mica da buttar via».