Dimissioni del sindaco di Cislago: i commenti dal Consiglio comunale
I commenti a caldo dei capigruppo del Consiglio comunale di Cislago in merito alle dimissioni del sindaco Gian Luigi Cartabia
I commenti a caldo dei capigruppo del Consiglio comunale di Cislago in merito alle dimissioni protocollate dal sindaco Gian Luigi Cartabia nella mattinata di venerdì 22 gennaio 2021.
LUCIANO LISTA (FRATELLI D’ITALIA): “CARTABIA È CAUSA DEI SUOI MALI”
«Oggi è troppo facile dimettersi perché non ci sono condizioni minime, ma in realtà lui ammette che è dal primo giorno che ci sono stati dissidi. Io mi sono dimesso dopo un anno, mettendomi nell’angolo e osservando proprio perché veniva imputata a me la causa dei dissidi interni. Alla fine però come è stato evidenziato, è successo che a giugno è esplosa la situazione e si sono dimessi tutti dalla Giunta al Consiglio e a questo punto Luciano Lista non c’entrava più. Sono stato il primo a dimettermi, ma è evidente che i dissidi interni sono continuati ad oltranza e che io non c’entravo nulla.
Detto questo il ruolo del sindaco è quello di fare una sintesi e la sua incapacità è stata proprio quella. La situazione è esplosa nuovamente quando ho costituito il gruppo di Fratelli d’Italia insieme a Cristiano Fagioli ed Elisa Bianco che hanno creduto nella mia intuizione di voler dare ancora un’opportunità alla Giunta Cartabia senza volere posti, senza spartizioni, ponendo un’unica condizione: condividere con noi strada facendo le scelte. Ma in realtà lui ha condiviso solo cose frivole, abbiamo dovuto incalzarlo noi continuamente per condividere cose importanti. La causa di tutti i dissidi che ci sono stati dal primo giorno è solo lui, lui è il vero artefice dell’epilogo tragico che lui stesso ha sancito. Noi abbiamo detto sin dal primo momento che avremmo voluto condividere le scelte prima che il sindaco le facesse, ma lui si è semplicemente limitato ad inviarci atti già predisposti, questo non significa condividere le scelte. Oggi Cartabia è causa dei suoi mali, è lui che non ha saputo tenere in piedi la coalizione, che non ha saputo tenere unite le persone e che non ha saputo dirimere i dissidi. Noi gli abbiamo offerto un’altra possibilità, l’abbiamo messo alla prova e ha fallito miseramente la prova, ma non può dare la colpa agli altri, il sindaco è lui ed è lui che doveva fare in modo che la maggioranza rimanesse coesa».
GIORGIO PAGANI (UN’IDEA PER CISLAGO): “SONO RIUSCITO A FAR DIMETTERE CARTABIA”
«Pagani Giorgio con la sua opera è riuscito a sfaldare la destra cislaghese. Prendendo Lista dimissionario con sé in Consiglio comunale, ho cominciato a puntare i fucili dell’opposizione contro il sindaco Cartabia e la sua maggioranza. Il dottor Lista ha cominciato a fare feroce opposizione; creando poi il gruppo di Fratelli d’Italia questo atteggiamento è continuato per cui la maggioranza è rimasta con la sola Lega. Lista ha continuato con il suo progetto, Cartabia con il voto alla variazione di Bilancio si è trovato da solo e adesso ad ogni Consiglio comunale doveva sperare che Fratelli d’Italia votasse a favore. Ormai con tutte le interrogazioni e mozioni che ha presentato per il prossimo Consiglio era chiaro che stesse facendo opposizione netta».
VIVICISLAGO: “IL PAESE MERITAVA DI MEGLIO”
«In tutti questi anni, più volte abbiamo chiesto al primo cittadino uno slancio di dignità, esortandolo a riconoscere il fallimento di un progetto nato male e finito peggio e che, nel rispetto di tutto il paese, avrebbe dovuto concludersi molto prima – commenta il gruppo in un lungo post Facebook –. Cislago meritava di meglio di un’ammucchiata a casaccio di persone celate dietro i simboli di partito, guidati da una regia provinciale, che ha anteposto gli interessi di partito al bene del paese. Cartabia, invece, ha scelto di trascinarsi per oltre 4 anni, perennemente impegnato a mettere pezze, a giustificare i continui litigi interni e il susseguirsi di dimissioni di assessori e consiglieri. Tutto ciò ha avuto inevitabili risvolti negativi sui servizi, alcuni legati allo sport e al sociale distrutti del tutto, altri sopravvissuti solo grazie al grande lavoro svolto dal personale comunale e dai responsabili degli uffici, ma senza il supporto di una vera visione politica».
CHIARA BROLI (GRUPPO MISTO): ” SERVE AMMINISTRARE SENZA PROTAGONISMI”
«Un’amministrazione ha bisogno di collegialità, di pari dignità, deve essere scevra da protagonismi e prevaricazioni. Per quanto la composizione iniziale fosse variegata, il leit motiv non poteva essere una competizione tra amministratori. I risultati per Cislago ci sono stati e sono stati molti, peccato perché ve ne potevano essere di più. Ma guardiamo verso il futuro. È inutile rivangare a quello che è successo in questi quattro anni e mezzo, è un epilogo che ci si aspettava».
IN ARRIVO IL COMMISSARIO PREFETTIZIO
Si prospetta quindi ora la nomina di un commissario prefettizio, in attesa delle prossime elezioni amministrative che, salvo rinvii dovranno tenersi a Cislago in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.
Il sindaco Gian Luigi Cartabia avrà ora venti giorni di tempo per eventualmente ritirare in extremis le proprie dimissioni, ipotesi che però ritiene remota: «È abbastanza improbabile che le ritiri, perché non è una questione di assessori, è una questione di consiglieri comunali che si sono messi di traverso e quindi è molto difficile poter ripristinare la cosa – commenta Cartabia -. Se abbiamo tirato quasi un mese dopo l’ultimo Consiglio comunale è perché chiaramente i capi di partito mi avevano chiesto di andare avanti finché si poteva, è chiaro però che non si è riusciti a trovare una quadra».
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