Suono “made in Saronno” per la batteria di The Voice Senior
Giovanni Giorgi, apprezzato artista saronnese, è uno degli elementi del gruppo che ha suonato per il programma andato in onda sulla Rai
Un tocco saronnese sul palco di The Voice Senior, il programma della Rai andato in onda dal 27 novembre al 20 dicembre 2020 con la conduzione di Antonella Clerici e vinto da Erminio Sinni, concorrente del team Loredana Bertè.
Il gruppo di musicisti che ha suonato per tutte le puntate ha infatti visto all’opera Giovanni Giorgi, classe 1975, batterista di Saronno con alle spalle una serie di collaborazioni di altissimo livello con artisti pop e jazz di fama mondiale come Sarah Jane Morris, Carl Anderson, Giorgia, Alexia, Biagio Antonacci, Malika Ayane, Petra Magoni, Mario Biondi, Ricky Martin e molti altri.
«Innanzitutto mi piace sottolineare il piacere di vivere una situazione di “quasi normalità” in questo periodo complicato, per usare un eufemismo – spiega Giorgi a SaronnoNews -: andavo in Rai o in studio a fare quello che mi piace, suonare, e produrre musica insieme. È stato bello e interessante poter lavorare ad un progetto che ha divulgato musica ai massimi livelli. Il format è stato un successo, con punte di 5 milioni di telespettatori: ci siamo sentiti davvero privilegiati ad aver avuto quest’occasione che ci ha dato un po’ di serenità, cosa non facile in questo momento».
Con lui sul palco c’erano non solo colleghi, ma un gruppo di amici con cui è stato ancora più bello poter collaborare: «Mi è capitato di fare questa esperienza con dei veri amici, cosa non scontata. Voglio ricordare i loro nomi: Pancho Ragonese, Lorenzo Poli, Marco Zanoni, Luca Meneghello e Nicola Oliva, coordinati da Luca La Morgia e Alex Uhlmann – racconta Giorgi. Gente con cui mi sono sentito a casa, anche nel corso di giornate dure, con 14 ore di lavoro, la diretta, lo studio per i tre mesi di lavoro che hanno portato al successo del programma. È stata la prima volta che ho lavorato ad un format di questo tipo, ho fatto televisione già in altre occasioni, ma farlo con un gruppo di amici è stato bello. Cosa mi rimane nella mente? L’emozione della diretta, il “3, 2, 1 in onda”, oltre al lavoro delle maestranze che sudano e cambiano scenografie in 30’’, con un’abilità pazzesca».
In questi mesi complicati, soprattutto per chi fa musica, teatro o lavora nel mondo della cultura, Giorgi, come tanti altri, ha creato corsi online, tenuto concerti in streaming, incontri in videocall: «Ho reagito, prodotto, fatto: per molti del mio settore è in corso una situazione tragica, anche se penso che occorra continuare ad essere positivi, muoversi e agire per il bene – prosegue Giorgi -. Gli aiuti alla nostra categoria sono difficilissimi da avere, ci sono parametri stretti ed è tutto molto complicato. L’aiuto per noi è scarso se non assente, spero che si risolva tutto altrimenti servirà inventarsi altro. Musica, teatro e maestranze sono tutte categorie ferme al palo, e anche se siamo tutti lavoratori dobbiamo rispettare le scadenze. Lo streaming, in alcuni casi è un surrogato: il pubblico reale è un’altra cosa. L’ultimo concerto dal vivo l’ho fatto quest’estate, mi sono commosso, non vedo l’ora di ricominciare. So che non è stato facile anche per il nostro pubblico, cui faccio un grande applauso per come ci ha seguito, ci è stato accanto, per la passione che deve essere grande per affrontare una situazione del genere».
Progetti per il futuro Giorgi ne ha tanti, in attesa appunto che torni una normalità anche per i lavoratori della musica: «Sto lavorando ad un corso didattico sulla ritmica, basso e batteria, con Lorenzo Poli, Paolo Costa e Dino D’Autorio. I precedenti lavori “Hands Workout” e “Next Level Drumming” sulla tecnica delle mani e sui fraseggi, hanno riscosso un grande successo e sono disponibili al seguente link: https://www.soundslice.com/users/gbgiorgi/courses
«Ci lavorerò per un altro mese almeno. Poi ho il mixaggio in studio di due dischi – chiosa Giorgi -. Spero che si risolva al più presto la situazione, ma sono convinto che non serva a nulla stare fermi: bisogna cercare alternative, non lamentarsi, essere produttivi e aver voglia di fare. Essere negativi non aiuta, anzi».
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