Il Pirellone compie 60 anni, Regione Lombardia celebra un suo simbolo
Mercoledì 16 evento digitale e preview della mostra “Storie del Grattacielo”. Palazzo Pirelli viene celebrato con iniziative promosse da Giunta e Consiglio regionale e Fondazione Pirelli
Da mercoledì 16 dicembre i 60 anni del Grattacielo Pirelli verranno ricordati con un’anticipazione digitale della mostra che verrà allestita e aperta al pubblico nel corso del 2021. Data posticipata, causa pandemia, rispetto all’anniversario che ricorda i 60 anni dall’inaugurazione del Pirelli, avvenuta il 4 aprile del 1960 quando l’omonima azienda apriva la sua sede nell’edificio milanese prima di diventare dal 1978 sede e simbolo di Regione Lombardia.
Promossa da Regione Lombardia, Giunta e Consiglio, e dalla Fondazione Pirelli, anche grazie al contributo di Pirelli e FNM Group, l’esposizione ripercorre origine e storia del Pirellone attraverso materiali storici originali, fotografie, illustrazioni, filmati di repertorio e testimonianze esclusive di persone che hanno pensato, progettato, realizzato e vissuto il grattacielo lungo il corso della sua vita.
“Il Pirellone – ha detto Alessandro Fermi, Presidente del Consiglio regionale, la cui sede dal 2011 è Palazzo Pirelli, – è stato protagonista di stagioni diverse e si è sempre dimostrato perfettamente all’altezza delle nuove funzioni. Nel 1978, dopo otto anni di peregrinazioni, Regione Lombardia acquista l’edificio facendone la propria sede, realizzando così un’associazione straordinaria, quella tra grattacielo e istituzione, che comunica in modo chiaro e immediato un un’identità dinamica e moderna, figlia dell’operosità lombarda. Il Pirellone è simbolo perfetto di un territorio che al centro trova Milano, cuore della prima regione d’Italia”.
“Dal genio di Gio Ponti – ha detto Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia –, è sorto l’edificio simbolo di Milano e della Lombardia. Espressione autentica di progresso e avanguardia, il Pirellone osserva il mutare dei costumi, l’affermarsi di un benessere conseguito con lavoro e ingegno e l’evolversi di una metropoli contemporanea e cosmopolita. Presenza concreta e viva, cattedrale di modernità, il grattacielo volge alto il suo sguardo al futuro, mentre ai suoi piedi scorrono veloci storie di uomini e donne”.
“Il Grattacielo – dice Marco Tronchetti Provera, Fondazione Pirelli – negli anni sessanta diventa rapidamente il simbolo del miracolo economico, in un’Italia che ha voglia di ripartire e libera energie straordinarie, tanto da diventare in pochi anni una delle grandi potenze mondiali industriali. Sono le energie del mondo delle imprese, insieme a quelle della politica e dei sindacati, in un grande progetto unitario di sviluppo, di migliore qualità della vita. Proprio il Grattacielo Pirelli ne è significativa conferma: la volontà di ripresa di una grande impresa fortemente radicata a Milano e, contemporaneamente, internazionale”.
Una piattaforma digitale per cominciare a visitare la mostra
Tramite la piattaforma digitale 60grattacielopirelli.org sarà possibile scoprire in preview i contenuti della mostra curata dall’architetto Alessandro Colombo. Fil rouge di tutto il progetto la rielaborazione grafica di uno schizzo dell’architetto Gio Ponti, che riassume la sua visione di Milano raccontata in un’intervista: “Sogno una Milano fatta dai miei colleghi architetti. Certamente non voglio una Milano fatta con case basse e un grattacielo qui, uno là, un altro là e un altro ancora là. Sarebbe come una bocca con qualche dente lungo e altri corti. I grattacieli sono belli se si trovano uno di fianco all’altro, come delle isole. (…) Questo che dico non è un sogno, dico ciò che sarà in futuro”.
Cinque “tempi” scandiscono il racconto, e il lettore e il visitatore sono accompagnati da una timeline che ripercorre, dal 1956 ai giorni nostri, la grande storia nazionale e internazionale e gli eventi più significativi che hanno segnato l’immaginario collettivo. Vengono così documentate la prima industrializzazione, l’impresa e la modernità, la costruzione e l’architettura dell’edificio, fino a far rivivere gli interni, il design e il lavoro nel Grattacielo. E ancora: la Milano in movimento, la cultura e la moda negli anni sessanta e settanta, la nascita delle regioni, l’insediamento della Regione Lombardia e del Consiglio regionale e l’attività dell’istituzione, fino ad arrivare a una prospettiva sul futuro, tra memoria e capacità di progettare le città di domani. Nel ricostruire la storia sono state ascoltate le voci di dieci testimoni, donne e uomini della politica, della cultura e dell’economia che, tra ricordi e previsioni, fanno emergere la prospettiva di un territorio che ha attraversato momenti intensi di difficoltà e, nonostante tutto, ha sempre saputo fare leva sulle proprie capacità di sognare, sperare, progettare, costruire. Lavorare.
L’anticipazione digitale della mostra verrà presentata mercoledì 16 dicembre alle ore 10.30 in diretta streaming (guarda qui) con video e interventi (alcuni in presenza e altri in remoto) di Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, Alessandro Fermi, Presidente del Consiglio regionale, Marco Tronchetti Provera, Presidente della Fondazione Pirelli, Andrea Gibelli, Presidente Gruppo FNM, Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, e del curatore della mostra Alessandro Colombo. L’evento digitale, della durata di circa 30 minuti, sarà trasmesso dal media portal di Regione Lombardia, dal canale Youtube e dalla pagina istituzionale di facebook di Regione Lombardia, dai siti www.consiglio.regione. lombardia.it, e della mostra 60grattacielopirelli.org
“Storie del Grattacielo”, in libreria un volume di foto, documenti e testimonianze
Sempre a partire dal 16 dicembre sarà presente in libreria il volume “Storie del Grattacielo. I 60 anni del Pirellone tra cultura industriale e attività istituzionali di Regione Lombardia” edito da Marsilio, a cura di Fondazione Pirelli e Alessandro Colombo (pp. 192, con 75 ill. a colori e 100 ill. b/n). Alle prefazioni istituzionali di Attilio Fontana, Alessandro Fermi, Marco Tronchetti Provetti, seguono saggi di approfondimento sulla storia economica e sociale e sull’architettura, a firma di Antonio Calabrò, Alessandro Colombo, Laura Riboldi e un’intervista a Piero Bassetti, primo Presidente di Regione Lombardia.
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