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Ceriano, nell’ex bosco della droga spuntano altri 16 proiettili

Il rinvenimento è avvenuto grazie al servizio di bonifica col metal-detector, che ora viene richiesto anche da altri Comuni

Ceriano, nell'ex bosco della droga spuntano altri 16 proiettili

Dopo qualche giorno di pausa è ripresa l’attività di perlustrazione dell’ex bosco della droga a Ceriano Laghetto, l’area del Parco delle Groane che si affaccia sulla provinciale per Cesano Maderno ed è compresa tra le due stazioni ferroviarie di Ceriano. Al lunghissimo elenco di armi, strumenti per lo spaccio e sostanze stupefacenti, riportati alla luce negli ultimi mesi dai volontari del Gst con l’utilizzo del metal detector, si aggiungono ora altri 16 proiettili di pistola, due smartphone, un bilancino, un pugnale e un coltello.

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Sono oltre 33 le armi da taglio ritrovate nel bosco, a cui si aggiungono le 6 armi da fuoco rinvenute nel corso di 100 giorni di attività battendo “palmo a palmo” tutta la superficie che rientra nel territorio di Ceriano Laghetto e che si estende per oltre 700mila metri quadri.

«Ripassando più volte, come è necessario fare per poter trovare gli oggetti, siamo arrivati a quasi un milione di metri quadri controllati» dice “Serpico”, uno dei volontari Gst che ha dedicato a questa attività di ricerca con il metal detector oltre 450 ore di lavoro, affiancato dagli altri volontari e, in caso di rinvenimenti, anche dalla Polizia Locale per la repertazione degli oggetti, gran parte dei quali inviati poi in Procura per gli opportuni approfondimenti investigativi, a cominciare dai quasi 50 telefoni cellulari portati alla luce, in gran parte dotati di scheda Sim.

«Complessivamente abbiamo recuperato da sotto il terreno 132 involucri realizzati con pellicola trasparente per mettere al sicuro armi, telefoni, bilancini o droga, che qualcuno pensava di poter tornare a riprendersi» – spiega Serpico.

Tra i ritrovamenti più curiosi anche una bistecchiera, una griglia per barbecue, diversi televisori e persino un trapano professionale, quasi certamente utilizzati come oggetti di scambio per pagare le dosi di droga.

«Appena pensi che non ci sia più nulla, spuntano nuove cose, ma ogni metro bonificato è un metro in più riconsegnato alla comunità» – aggiunge il volontario. Soddisfatto l’assessore alla Sicurezza, Dante Cattaneo: «Grazie a Serpico e ad altri eccezioni volontari stiamo portando avanti un lavoro incredibile e senza precedenti di bonifica di questi boschi e di rimozione di ogni traccia delle attività di spaccio che per anni hanno impedito ai Cerianesi di poterli frequentare. Adesso finalmente nel bosco si possono incontrare persone normali – conclude Cattaneo – che hanno voglia di fare una passeggiata, prendere un po’ di fresco e ammirare alcuni degli angoli più belli del Parco delle Groane, perché ormai da mesi di tossicodipendenti e spacciatori qui non c’è più traccia».

A testimoniare la validità del servizio di perlustrazione con metal detector c’è da sottolineare come il servizio sia stato già richiesto da alcuni Comuni limitrofi, con i quali si concorderanno le modalità di intervento.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 20 Agosto 2020
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