Sensori e ultrasuoni per un “check-up” alla Collegiata di Castiglione Olona
Entra nel vivo un progetto di attività diagnostica per una prima valutazione della stabilità del Complesso monumentale con la messa in opera di un sistema di monitoraggio strutturale che si protrarrà per almeno un anno
Prosegue il piano biennale Collegiata Terra Cielo – Strumenti per la gestione del rischio del Complesso della Collegiata di Castiglione Olona, promosso dalla Parrocchia Beata Vergine del Rosario e sostenuto dal contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Beni al sicuro”. Il progetto è entrato nella fase significativa di attività diagnostica per una prima valutazione della stabilità del Complesso monumentale, con la messa in opera di un sistema di monitoraggio strutturale che si protrarrà per almeno un anno.
Sono stati installati sensori inclinometrici lungo il fronte orientale del Complesso, verso il fianco scosceso del colle che domina il borgo di Castiglione Olona: dal Battistero alla Canonica, passando per la Collegiata con il suo campanile, la sagrestia e spazi annessi. Questo sistema di monitoraggio, attraverso la registrazione continua di ogni minimo movimento, consentirà l’elaborazione dei dati per formulare una diagnosi scientifica circa lo stato strutturale del Complesso.
I tecnici hanno effettuato prove a ultrasuoni sulle murature e indagini per la caratterizzazione dinamica del terreno (MASW). La situazione di coperture, elementi sommitali e strutture murarie non visibili da terra, è stata documentata tramite immagini acquisite da un drone. Tutti i dati emersi saranno confrontati e messi a sistema per elaborare un piano di manutenzione programmata che tenga conto anche delle analisi pregresse.
La pianificazione diagnostica e il coordinamento tecnico sono affidati a Semarchitettura (Arch. Matteo Scaltritti e Arch. Lorena Bauce). I calcoli strutturali e la valutazione del rischio sismico sono condotte da Studio Aceti (Ing. Riccardo Aceti) con il supporto tecnico di Centro Prove Materiali s.r.l. (Ing. Giuseppe Palombella) per il monitoraggio strutturale, le prove ad ultrasuoni e MASW. Prosegue anche l’attività di valutazione del rischio determinato dall’esposizione agli agenti atmosferici e, più in generale, alle condizioni climatiche del territorio, grazie alla collaborazione con il Centro Geofisico Prealpino (Dott. Paolo Valisa).
«Secondo gli intenti del bando Beni al sicuro” di Fondazione Cariplo – dichiara l’Arch. Matteo Scaltritti – il progetto Collegiata Terra Cielo pone al centro la valutazione della vulnerabilità del Complesso della Collegiata, costituito da un sistema di elementi che vivono in simbiosi, la cui tutela è tanto più importante in quanto essi custodiscono preziosi beni culturali. Le indagini scientifiche che hanno preso avvio sono orientate a valutare la capacità di questo straordinario sistema di rispondere alle sollecitazioni esterne, siano esse sismiche o dovute agli agenti atmosferici, considerate anche le modificazioni climatiche degli ultimi anni. Il nostro patrimonio storico non sempre è in grado di reagire in modo opportuno: averne cura significa attuare tutte le azioni utili per adeguarlo alle nuove necessità».
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