All’ospedale di Passirana una panchina rossa in memoria di un infermiere scomparso un anno fa
Un gesto per commemorare Marco De Chio, infermiere scomparso lo scorso anno. L'uomo è stato ricordato dall'Asst Rhodense, dai familiari e dai colleghi, che hanno voluto una panchina rossa come simbolo per celebrare la sua bontà
Una panchina rossa all’ingresso dell’ospedale di Passirana, in memoria di un infermiere dell’Asst Rhodense scomparso lo scorso anno. Marco De Chio ha lavorato per oltre venti anni nel reparto di cardiologia riabilitativa, la sua mission era prestare cura alle persone, non solo ai pazienti ma anche i colleghi che lo ricordano con grande affetto per la generosità, per l’empatia, per la bontà.
Galleria fotografica
Dopo la sua morte i dipendenti dell’ospedale Casati hanno voluto realizzare qualcosa in suo ricordo e così hanno deciso di piantare un albero, simbolo di continuità e di vita, e posizionare una panchina. L’infermiere era solito sedere su una panchina quando attendeva l’autobus che lo avrebbe riportato a casa oppure per un momento di riposo e così lo ricordano in tanti. Era una persona buona, Marco, per indole contrario a qualsiasi forma di violenza, da qui l’idea di lasciare una traccia, il rosso della panchina, del suo passaggio comunicando anche un forte “No” alla violenza di genere. La cerimonia di commemorazione si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 27 aprile, ad un anno dalla morte, ma con la pandemia in corso è stata rinviata al primo luglio.
All’evento erano presenti il Direttore Generale, Ida Ramponi, i familiari e i colleghi che hanno voluto ricordarlo cosi: «Sempre affettuoso con tutti, dava un bacio sulle guance a chi gli ispirava fiducia. Amava il lavoro. Era la sua ragione di vita, al punto che si caricava sulle spalle la sofferenza dei malati, la sensibilità faceva di lui una persona dal cuore grande. Veniva a lavoro a piedi, non era vicinissimo al lavoro, eppure ogni giorno puntuale era li. E’ stato un collega ed un amico leale e sincero con tutti. Oggi con questo gesto, vogliamo che sia lui l’emblema della non violenza proprio per il suo carattere di uomo buono, onesto, che ha dedicato la sua vita agli altri con grande amore. Ciao Marco».
Galleria fotografica
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.