Sindacati contro la Regione: “Per gli eroi degli ospedali solo una mancetta”
L'accordo tra la Regione e i sindacati confederali prevedeva un compenso lordo. Rabbia della Fials che non aveva firmato l'accordo ma anche dei Confederali e del consigliere Astuti
Eroi nel tempo dell’emergenza, dimenticati al momento del premio. Il comparto della sanità è in fermento dopo aver saputo il testo della delibera regionale del 9 giugno con cui la Regione definisce le modalità di applicazione del premio assegnato al personale dipendente del Servizio Sanitario Regionale.
«Di fatto – spiega Santo Salvatore segretario territoriale della Fials – scaricano sui dipendenti gli oneri fiscali. Così, al posto di 1250 euro, i lavoratori ne prenderanno la metà». Il sindacalista attacca anche le sigle confederali che avevano sottoscritto l’accordo: « Noi ci eravamo presi del tempo per capire meglio e approfondire. Avevamo ragione: si tratta di un vero insulto alla professionalità e alla dedizione oltre che al rischio che, in alcuni casi, è stato fatale».
Quello che contesta Salvo Salvatore è anche la politica di premialità a pioggia, indipendentemente del ruolo avuto durante la pandemia e dei sacrifici fatti anche in termini lavorativi e organizzativi.
Anche Cgil Cisl e Uil, però, parlano di accordi diversi: « Prendiamo atto, con stupore, della Delibera di Giunta Regionale del 9 giugno in merito alla ratifica degli accordi sottoscritti tra CGIL – CISL – UIL e la Direzione Generale del Welfare, per sottolineare la nostra contrarietà sui contenuti della stessa nella parte relativa agli oneri riflessi e Irap che comporterebbe un taglio inaccettabile alle quote riconosciute ai lavoratori dall’accordo sottoscritto.
Come Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative ribadiamo che l’accordo sottoscritto va rispettato nella sua interezza sia per quanto riguarda la parte normativa che economica e se necessario quest’ultima va incrementata al fine di non deludere le legittime aspettative dei lavoratori che hanno fronteggiato la pandemia.
Come CGIL – CISL – UIL abbiamo richiesto un incontro urgente con il presidente Fontana e la Direzione Generale del Welfare al fine di verificare lo stato degli accordi per corrispondere l’intera quota sottoscritta nei modi e nei tempi dettati dagli accordi regionali».
Il tema diventa anche una questione di scontro politico con il consigliere dei democratici Samuele Astuti che attacca: « È una vergogna che la Regione non mantenga gli accordi fatti con i sindacati di medici e infermieri che sono stati in prima linea a combattere il Covid. Poche settimane fa si erano accordati per un premio fino a 1250 euro che oggi, dopo la delibera regionale, si scopre che sarà dimezzato. È assurdo che si usino i soldi destinati a questi lavoratori, che anche la Regione definiva eroi e che oggi prende in giro, per scontare tasse e oneri agli ospedali di appartenenza. Chiediamo alla Regione di rivedere la delibera e, se occorre, di aumentare la dotazione economica per mantenere gli impegni presi, perché questi medici e infermieri meritano rispetto per l’abnegazione e la professionalità con cui hanno affrontato mesi difficilissimi».
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