Buoni spesa e carrelli solidali: le attività dei Servizi Sociali di Lomazzo nel mese di aprile
24.300 euro erogati in buoni spesa, carrelli solidali, donazioni da cittadini privati, sportello psicologico e supporto per la didattica a distanza. Le attività dei Servizi Sociali di Lomazzo contro l'emergenza Covid nel mese di aprile
24.300 euro erogati in buoni spesa, carrelli solidali, 40 pacchi alimentari, donazioni pervenute da privati, sportello psicologico e supporto alla didattica per la didattica a distanza.
Con una nota, il Comune di Lomazzo ha rendicontato le attività svolte dai Servizi Sociali contro l’emergenza Covid nel mese di aprile 2020:
«Il primo aprile, lo Stato ci ha accreditato circa 53.000 euro per far fronte ai bisogni alimentari delle famiglie in stato di grave disagio economico causato dalla pandemia.
I requisiti per partecipare al bando di distribuzione sono molto rigidi, alcuni sono dettati dallo Stato, altri sono stati tracciati in incontri dei Servizi Sociali afferenti al Distretto ASCI; deve trattarsi di famiglie residenti in città, che non ricevono altri aiuti dallo Stato (che non abbiano, ad esempio, indennità di disoccupazione o reddito di cittadinanza), che non abbiano percepito negli ultimi due mesi redditi superiori ai 600 euro che non abbiano “risparmi” superiori ai 1.000 euro.
In circa 15 giorni sono arrivate e sono state esaminate 88 domande, di cui 7 rifiutate e 8 in attesa di integrazione, e sono stati distribuiti buoni Famila, Unes e Meat, per complessivi 24.300 euro, ma ogni giorno continuano ad arrivare richieste.
I beneficiari sono famiglie di Lomazzo, non abitualmente seguite dai Servizi Sociali, che possono utilizzare i buoni per acquistare alimenti o generi di prima necessità; gli acquisti dovranno poi essere rendicontati e le somme eventualmente non spese restituite allo Stato.
In questo periodo hanno preso contatto con i servizi anche famiglie che per vari motivi, pur versando in situazioni di grave indigenza, non avrebbero avuto accesso ai buoni alimentari dello Stato; queste famiglie sono state aiutate attraverso i pacchi spesa derivanti in primo luogo dal carrello solidale posto all’uscita del supermercato Famila, oltre che da donazioni di singoli cittadini. Ad oggi sono stati consegnati 40 pacchi spesa e una parte degli alimenti donati sono stati consegnati a Caritas e al Banco Alimentare per aiutare altre famiglie; i contributi che i cittadini volessero versare sul conto del Comune (ad oggi sono già arrivati 980 euro da privati cittadini) vanno ad integrare questo tipo di sostegno, atteso che, purtroppo, le difficoltà economiche per le famiglie di Lomazzo sono appena cominciate.
Nessuno deve restare indietro e, nei limiti del possibile, stiamo cercando di aiutare chi è nel bisogno e abbiamo scelto la via del pacco alimentare, anche se più laboriosa, perché si evitano dispersioni e si predilige chi è davvero in difficoltà, eliminando o, almeno, limitando, possibili imbrogli.
L’attività legata ai buoni spesa non ha distolto i Servizi dalle altre occupazioni straordinarie legate all’emergenza, quali l’organizzazione della spesa per le persone fragili o in quarantena, le attività di raccordo con la scuola (smistamento compiti per le famiglie prive di stampante, connessioni internet per seguire la didattica a distanza, raccolta pc per il comitato genitori da donare ad alunni che ne sono sprovvisti), il servizio di psicologia per l’emergenza, tutte attività che sono andate ad aggiungersi al lavoro quotidiano dei Servizi Sociali, di ascolto, di ricerca di soluzioni e supporto a tutte le povertà emergenti, lavoro che verrebbe dai più definito “ordinario”, se non fosse che di “ordinario” nel ricercare soluzioni ritagliate su ogni persona, non c’è proprio nulla».
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