Le Parrocchie di Saronno: “La carità non è un optional. Le singole persone fanno la differenza”
Sono tante le iniziative di aiuto che le associazioni saronnesi hanno incrementato in queste settimane di emergenza sanitaria e di difficoltà economica per l’intera penisola. «Pensiamo che più importante delle associazioni siano le singole persone che anche con poco, possono farsi vicino a chi è in difficoltà, con azioni quotidiane» scrive la Parrocchia
Sono tante le iniziative di aiuto che le associazioni saronnesi hanno incrementato per sostenere i bisognosi in queste settimane di emergenza sanitaria e di difficoltà economica per l’intera penisola.
Le diverse associazioni che lavorano in città e che fanno riferimento alle Parrocchie, come la Mensa di Betania, l’Emporio della solidarietà o il Centro di ascolto Caritas stanno lavorando a pieni ritmi per assistere i bisognosi, dando in primo luogo spazio all’ascolto delle persone e alla loro considerazione. «Il valore del cibo, la responsabilizzazione delle persone per evitare ogni assistenzialismo, il vaglio delle richieste per evitare che qualcuno si approfitti della situazione sono elementi chiave per un’azione efficace» scrive la Parrocchia.
La Mensa di Betania distribuisce ogni martedì un pacco alimentare a circa 80 persone. Non potendo aprire la mensa per ragioni sanitarie, il pacco contiene vivere per 7 giorni. Il Centro di Ascolto della Caritas è sempre reperibile telefonicamente; attraverso il Centro, se ve ne è la necessità, si supportano gli utenti economicamente e si assegnano le tessere per poter accedere all’Emporio della solidarietà, che ha ricevuto dal Comune di Saronno proventi per sostenere 37 famiglie. Contributi che il Comune ha dato anche al Comitato di Saronno di Croce Rossa Italiana e al Banco Alimentare per sostenere una quarantina di famiglie. È infine partita qualche giorno fa anche a Saronno l’iniziativa del “Carrello sospeso” presso i due punti vendita di Carrefour: chi vuole può lasciare qualcosa nel carrello, e chi ne ha bisogno può prenderlo.
«Pensiamo che più importante delle associazioni siano le singole persone che anche con poco, possono farsi vicino a chi è in difficoltà, con azioni quotidiane – scrive la Parrocchia – una telefonata, una domanda al vicino di casa, una spesa condivisa, informarsi se i bambini che abitano vicino a noi hanno un pc per seguire le lezioni, un canone di affitto ridotto. Se qualcuno fosse a conoscenza di situazioni particolari, con delicatezza è opportuno fare da tramite verso le associazioni che possono aiutarlo o verso il prete o la suora cui riferirsi».
Chi fosse in situazioni difficili può rivolgersi al sacerdote, alla suora o al laico più vicino (i contatti telefonici delle parrocchie sono sul sito www.chiesadisaronno.it). Un primo rapido approccio per individuare il modo migliore per affrontare il problema.
«Allo stesso tempo domenica sarà rilanciata l’attività del Fondo cittadino di solidarietà che potrà destinare una somma ai bisogni più gravi e di entità maggiore, vagliati da una apposita commissione. Se volete saperne di più o fare un’offerta trovate l’iban sul sito www.chiesadisaronno.it/caritas» conclude la Parrocchia.
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