Misure restrittive fino al 3 maggio. Conte: “Non possiamo cedere adesso”
Il premier ha detto che il Governo è già al lavoro sulla fase 2, con l'ausilio di un gruppo di esperti che dovrà innanzitutto pensare alle misure per la tutela dei lavoratori
Come ci si attendeva il Governo ha prorogato le misure restrittive fino al 3 maggio. Ancora tre settimane prima di poter ripartire, anche se il premier Giuseppe Conte ha lasciato aperta la possibilità di poter ammorbidire questa proroga, in particolare per quanto riguarda le attività produttive, se dovessero cambiare le condizioni.
«Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio – ha detto Conte – una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche. L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con gradualità e cautela, ma ripartire: questo dipenderà dai nostri sforzi. Se cediamo ora c’è il rischio di dover ripartire da capo».
Il premier ha anche confermato che il Governo è già al lavoro sulla fase 2, con l’ausilio di un gruppo di lavoro composto da esperti, che dovranno innanzitutto pensare proprio alla ripresa delle attività produttive, mettendo a punto i protocolli necessari per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori: «Ho firmato il decreto per il comitato di esperti che affiancherà il comitato tecnico scientifico nella fase 2. Lo presiederà Vittorio Colao (ex amministratore delegato di Vodafone ndr)”.
Durante la conferenza stampa Conte ha poi affrontato la questione europea: «Le proposte dell’Eurogruppo sono un primo passo verso una risposta europea: Gualtieri ieri ha fatto un gran lavoro. Ma è un primo passo che l’Italia giudica ancora insufficiente, e su questo siamo perfettamente d’accordo con Gualtieri». E qui il presidente ha lanciato una stoccata a Salvini e Meloni e ai loro attacchi sulla questione del Mes: «Il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza».
Infine qualche novità contenuta nel nuovo decreto pubblicato questa sera, con la tabella delle attività commerciali che possono restare aperte, a cui si aggiungono cartolerie, librerie e negozi di vestiti per bambini e neonati.
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