Campane a festa in tutte le sei parrocchie del Comune di Saronno per la Festa del Voto, una delle più antiche tradizioni della città degli amaretti che prende vita nella terza domenica di marzo.

Voluta fortemente dalla Comunità Pastorale, si celebra dal 1577 per rinnovare il voto fatto fatto dai saronnesi, che affidarono alla Madonna del Santuario il loro ringraziamento al termine della pestilenza (la terribile peste di San Carlo).

La cerimonia si è tenuta quest’anno in forma ridotta, “casalinga”: non è stato possibile, causa emergenza sanitaria, ammirare la tradizionale processione che prende il via dalla Chiesa di San Francesco, ma è stata comunque eseguita la tradizionale consegna delle cere delle autorità civili davanti all’altare del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, in diretta su Radiorizzonti per tutti i fedeli.

La celebrazione si è svolta alle 17, alla presenza del sindaco Fagioli, che ha offerto un maxi cero alla Beata Vergine rinnovando il voto dei saronnesi in rappresentanza dell’intera comunità, e del prevosto Don Armando: l’offerta delle cera è stata accompagnata da una preghiera alla Madonna, scritta appositamente dalla Comunità Pastorale per questo periodo in cui un nuovo contagio avanza inesorabile, e dalle parole del prevosto:

«Beata Vergine dei Miracoli: nel pieno della pandemia ci sentiamo tutti fragili e indifesi. Ogni anno abbiamo rinnovato il nostro voto a te: quest’anno, ti chiediamo di liberare Saronno, Challans, l’Italia e tutto il mondo dal contagio. Rinnoviamo il voto di offrire la cera per illuminare il tuo Santuario, un cero offerto dall’intera comunità della città di Saronno, rappresentata dal sindaco».

Il sindaco di Saronno Alessandro Fagioli aveva rivolto un messaggio affidando la città alla Beata Vergine dei Miracoli per combattere il virus:

Festa del Voto, Fagioli affida Saronno alla Beata Vergine Maria