Villaggio Amico: sospese le visite si usano le videochiamate per parlare con i familiari
L’emergenza Coronavirus ha cambiato fortemente le relazioni tra familiari e gli ospiti, che in questo momento sono le persone più vulnerabili sotto il profilo sanitario e psicologico. Sospese le visite esterne, gli ospiti possono rimanere in contatto con i propri familiari attraverso chiamate e videochiamate
Videochiamate, laboratori di pittura, di musica e di lettura. È così che passano le giornate gli ospiti del Villaggio Amico, la residenza sanitaria assistenziale presente a Gerenzano. L’emergenza Coronavirus ha inciso anche sulla vita all’interno delle Rsa e ha cambiato fortemente le relazioni tra familiari e gli ospiti, che in questo momento sono le persone più vulnerabili sotto il profilo sanitario e psicologico.
Già dal 24 febbraio la direzione della residenza aveva deciso di sospendere le visite da parte dei familiari per limitare il rischio di contagio esterno. Fondamentale in questi tempi è quindi l’aiuto della tecnologia. Gli ospiti possono vedere e rimanere in contatto con i propri familiari attraverso chiamate e videochiamate.
Sono state inoltre incrementate le attività ricreative all’interno del Centro: laboratori di pittura, musicoterapia, momenti dedicati alla lettura e al confronto.
«In un momento così difficile per tutti è molto importante tenere alto il morale dei nostri ospiti perché possono risentire più di qualsiasi altra persona dei cambiamenti in atto. Interrompere la routine può avere degli effetti spiacevoli su un anziano che trascorre le giornate secondo le proprie abitudini – spiega la dottoressa Marina Indino, Direttore generale di Villaggio Amico – Sono molto contenta di come hanno reagito alla “novità” delle videochiamate e soprattutto sono orgogliosa della disponibilità delle nostre operatrici che, essendo sospesi tutti i servizi esterni, si stanno improvvisando anche parrucchiere ed estetiste per i nostri anziani. A questo proposito vorrei ringraziare tutto il personale di Villaggio Amico che sta dimostrando forte disponibilita’ e spirito di appartenenza, uniti in un sostegno reciproco. È inoltre doveroso un ringraziamento a tutti i professionisti impegnati negli ospedali che lavorano ormai senza sosta da settimane».
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