Il sindaco di Caronno Pertusella Marco Giudici ha rassicurato la comunità sulle condizioni di Don Franco Santambrogio, risultato positivo al tampone da Covid-19 (Coronavirus) e attualmente in cura all’Ospedale Sacco di Milano.

«Ho avuto modo di sentire Don Franco nel pomeriggio, sta relativamente bene – ha spiegato il primo cittadino – Le sue condizioni sono stabili, non ha febbre e la tosse è minima, fortunatamente sembra trattarsi di una forma lieve di infezione. L’amministrazione e la comunità si augurano che il nostro parroco possa tornare tra noi al più presto».

I primi aggiornamenti sulle condizioni di Don Franco erano stati dati nella giornata odierna, mercoledì 4 marzo, dal vicario parrocchiale Don Beniamino Casiraghi, congiuntamente a un secondo comunicato dell’amministrazione comunale dopo quello emanato nella serata di ieri, martedì 3 marzo.

Aggiornamenti sono arrivati, tramite un comunicato, anche dalla Corte Cova, la Residenza Sanitaria Assistenziale comunale di via Trieste, dove il parroco si è recato per l’ultima volta lo scorso venerdì 21 febbraio per la celebrazione della Santa Messa ai pazienti. La casa di riposo ha sospeso le visite dei parenti e preso una serie di provvedimenti.

Il comunicato della Corte Cova:

“In considerazione della comunicazione pubblicata sul sito del comune di Caronno Pertusella, e dopo aver contattato il Sindaco per avere da lui la conferma del caso positivo al Covid 19 conclamato in città, ieri sera abbiamo contattato il numero verde regionale per l’emergenza sanitaria, e attivato il percorso di segnalazione agli enti preposti perché possano intervenire e valutare opportunamente casi sospetti per ‘contatti stretti’.

La persona positiva è stato presente in struttura nel pomeriggio di venerdi 21 febbraio.

Pertanto, riteniamo doveroso nel confronti dei nostri ospiti e per la tranquillità degli operatori, fino al termine del periodo che ci verrà indicato da ATS:

• Limitare l’accesso all’esterno degli ospiti, invitandoli a usufruire degli ampi spazi della struttura;
• Offrire massima disponibilità e collaborazione allo staff sanitario che verrà inviato dagli enti preposti, perché possano intervenire con protocolli mirati nel modo più tempestivo possibile;
• Mantenere alta la sorveglianza sanitaria su ospiti che possano presentare evidenze cliniche significative, e rinforzare negli operatori le regole espresse nello specifico “decalogo”
• Sospendere la possibilità di accesso nei nuclei al parenti e visitatori (situazioni particolari saranno vagliate personalmente dal direttore sanitario); 

Certi che saprete comprendere l’esigenza contingente, e gli sforzi che ognuno sta completando in un momento di grande pressione, la segreteria resterà aperta con orario continuato 09.00/18.00 fino al termine del periodo con limitazione degli accessi, per offrire a tutti i parenti comunicazioni dirette e trasparenti.”