Deraglia un treno Frecciarossa vicino a Lodi
È successo sulla linea Alta Velocità, ci sono diversi feriti e almeno un morto
Grave incidente ferroviario sulla linea Milano-Bologna. Un Frecciarossa è deragliato alle 5.30 del mattino tra Piacenza e Lodi, sulla linea Alta-Velocità, all’alba di giovedì 6 febbraio, all’altezza di un Posto Movimento (una stazione usata solo per servizio).
La vettura di testa – che si è separata dal resto del convoglio – avrebbe urtato dei vagoni sui binari tronchi: i due macchinisti sono morti. Non ci sono altri feriti gravi: quattro persone sono in “codice giallo”, ventisette in codice verde.
Il 118 è intervenuto in località Ospedaletto Lodigiano con diversi mezzi, due elicotteri dotati di dispositivi per il volo notturno, due automediche, dodici ambulanze e un veicolo da nove posti. Sono trentuno le persone soccorse.
Ospedaletto Lodigiano si trova al confine con l’Emilia, mezzi del 118 e squadre di vigili del fuoco sono intervenuti sia dalla Lombardia sia dalla provincia di Piacenza.
I feriti in condizioni più serie – ma comunque in pericolo di vita – sono stati portati a Lodi (due), Cremona e Pavia. I “codici verdi” sono stati portati negli ospedali di Lodi (otto), Melegnano (quattro), Crema (tre), Humanitas Rozzano (tre), Codogno (due), Piacenza (tre) e Castel San Giovanni (in provincia di Piacenza, quattro).
Come s’intuisce dalle prime immagini, il deragliamento è avvenuto all’altezza del Posto Movimento Livraga e questo ha facilitato l’accesso dei soccorsi, che è peraltro disciplinato da un piano di emergenza dettagliato zona per zona.
L’incidente è avvenuto sui binari della linea Alta Velocità, il traffico dei treni AV è deviato sulla linea tradizionale Milano-Bologna (dove si registrano ritardi, ma limitati, alle ore 7.45).
Deragliamento Lodi, il Prefetto sul posto e l’avvio delle indagini
Sul posto è arrivato anche il Prefetto di Lodi Marcello Cardona. «C’è il magistrato sul posto e la Procura ha individuato i due tecnici per chiarire le dinamiche del gravissimo incidente. Tutto deve essere valutato, repertato e quindi non sono questioni che si dipanano dopo dieci minuti o dopo un’ora», ha spiegato a Repubblica il Prefetto Cardona (che tra l’altro è stato anche Questore a Varese). «Sarà un lavoro certosino, già in atto come ho riferito al ministro dell’Interno».
Incidente Frecciarossa Lodi: perché è successo
Una prima ipotesi sulle cause dell’incidente al Frecciarossa a Lodi è che il treno sia uscito dai binari perché ha incontrato un deviatoio – cioè uno scambio – posizionato in modo errato: il treno, che viaggiava a 280 km/h, ha trovato lo scambio “in deviata”, vale a dire posizionato per l’ingresso sui binari tronchi di servizio del Posto Movimento Livraga. Lo scambio, che deve essere percorso a velocità molto più bassa, ha fatto deragliare e ha indirizzato verso sinistra la carrozza di testa (il Frecciarossa non ha locomotiva, i motori sono su diverse carrozze), il resto del convoglio è deragliato ma senza uscire dalla sede ferroviaria e quindi riportando meno danni. L’ipotesi è che lo scambio fosse in posizione errata dopo i lavori effettuati nella notte da una squadra di manutenzione. Qui trovate una ricostruzione sintetica ma equilibrata sulle cause.
Deragliamento Lodi, a Ospedaletto Lodigiano arrivato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana
Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, a nome dell’intera Giunta, hanno espresso «dolore e cordoglio per le due vittime del deragliamento ferroviario avvenuto questa mattina alle 5.35 all’altezza di Ospedaletto Lodigiano».
«Il bilancio dell’incidente è di due morti e 30 feriti (2 in codice giallo e 28 in codice verde) – sottolinea Giulio Gallera – sul posto sono subito intervenuti con grande tempestività mezzi di soccorso coordinato dall’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza AREU di Regione Lombardia con due elicotteri attrezzati per il volo notturno provenienti da Brescia e da Como, e con dodici ambulanze alle quali se ne sono aggiunte altre».
Il presidente di Regione Lombardia è arrivato poi a metà mattina, sul luogo dell’incidente (nella foto). Fontana ha poi fatto visita ad alcuni feriti all’ospedale di Lodi. «Colgo ancora una volta l’occasione per ringraziare tutti i soccorritori, in primis Areu – ha concluso Fontana – che sono intervenuti per soccorrere i feriti che, da parte loro, mi hanno espresso parole di ringraziamento verso il personale dell’Ospedale di Lodi che li ha accolti con prontezza e assoluta efficienza».
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