Elezioni 2020 a Saronno, si scaldano i motori
Il Pd prende spunto dalle elezioni in Emilia Romagna, Forza Italia vuole un centrodestra unito, Obiettivo Saronno si è mosso in largo anticipo. Tante incognite sui nomi e sui progetti di tante liste civiche e "politiche"
Si scaldano (con prudenza) i motori in vista delle elezioni comunali del 2020.
Tra le fila del centrodestra sembra tutto fatto con la conferma di Alessandro Fagioli, sindaco uscente, come candidato unico. A dire il vero la Lega (23,7% nel 2015) non si è ancora espressa ufficialmente, ma è difficile (se non impossibile) che cambi rotta, mentre il coordinamento cittadino di Forza Italia (7,5% nel 2015) ha fatto capire che la strada giusta è quella seguita alle regionali in Calabria con una coalizione unita con un unico candidato forte, riassorbendo Silighini (3% nel 2015). Da capire cosa faranno le altre anime che affiancano l’amministrazione Fagioli, prime fra tutte Saronno al Centro che 5 anni fa ottenne il 10% ed è rappresentato in giunta da 2 assessori (Lonardoni e Strano) e Fratelli d’Italia (2,36% nel 2015), che di assessore ne ha uno (Tosi) ed è in forte crescita a livello nazionale: anche in questo caso pensare a scissioni o scelte alternative a Fagioli è piuttosto irreale.
ELEZIONI A SARONNO, DATI E NUMERI DEL 2015
Sono sempre le elezioni regionali dello scorso 26 gennaio a ispirare il Partito Democratico di Saronno (22,39% nel 2015), che prende spunto dalla vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna per tracciare la strada da seguire anche nella città degli amaretti: «Cosa abbiamo imparato dalle elezioni della scorsa domenica in Emilia-Romagna? Abbiamo imparato che le elezioni si vincono con la serietà ed i programmi che guardano alla gente – si legge sul profilo del Pd saronnese -. Abbiamo imparato che l’odio per i più deboli e i diversi non sfonda sempre nel cuore della gente. Abbiamo imparato che il populismo NON è un modo di proporsi agli elettori. Abbiamo imparato che solo un candidato serio sarà premiato dalla gente. Abbiamo imparato che la Lega si può battere! E tutto quello che abbiamo imparato lo metteremo a disposizione dei cittadini saronnesi, perché non siano più governati da un’amministrazione insensibile ed assente». Niente nomi per ora, almeno ufficialmente, mentre qualcosa comincia a circolare anche se solo in forma di chiacchiera.
Negli ultimi mesi si è registrata un’unità tra le opposizioni che rappresenta una novità interessante in vista delle elezioni. Con i quattro consiglieri del Pd hanno spesso votato e presentato mozioni Tu@ Saronno di Franco Casali (5% nel 2015), da sempre molto attivo sui temi dell’ambientalismo e della vita cittadina in generale, Unione Italiana (6,35% nel 2015) che però dipenderà molto dalle scelte e dalle vicende politiche ed extra politiche del suo leader Gianfranco Librandi, confluito in Italia Viva di Matteo Renzi, e Francesco Banfi, eletto cinque anni fa tra le fila di Saronno al Centro, nominato assessore ma poi finito in rotta di collisione con l’amministrazione a guida Lega: possibile che anche nel centrosinistra si trovi la via dell’unità, magari pescando nel mondo moderato e cattolico che da sempre raccoglie adesioni e approvazione evidenziate dalla serata con Padre Alex Zanotelli?
C’è poi il Movimento 5 Stelle (9% nel 2015) in fase di riforma interna a livello nazionale, che in città ha uno zoccolo duro di simpatizzanti che si stanno organizzando in vista della tornata elettorale: alle amministrative i pentastellati sono sempre andati da soli, difficile pensare a strade diverse in salsa saronnese.
E poi c’è Obiettivo Saronno, formazione nuova, che si è mossa in largo anticipo bacchettando l’amministrazione comunale su vari temi: tra le fila dei “viola” ci sono ex Forza Italia e Saronno al Centro oltre a tanti volti nuovi, giovani e meno giovani, che hanno cominciato il lavoro preparatorio verso le elezioni mesi fa.
La corsa non è ancora cominciata, ma qualcuno ha cominciato a scaldare i motori…
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