Fagioli: “Guardiamo al futuro, senza dimenticare le tante cose fatte”
Chiacchierata col primo cittadino saronnese Alessandro Fagioli nella sede di SaronnoNews, il nuovo giornale online lanciato da VareseNews
Tra pochi mesi si concluderà il mandato di Alessandro Fagioli alla guida di Saronno. Eletto nel 2015, il primo cittadino saronnese traccia un bilancio dell’ultimo anni di mandato nella sede di SaronnoNews, il nuovo giornale lanciato da VareseNews.
«Abbiamo lavorato a a 360 gradi – commenta Fagioli -. A me piace guardare al futuro, ma spesso mi accorgo che pensando alle cose da fare, si rischia di dimenticare o non ricordare tutto quello che è già stato fatto. E noi abbiamo fatto tanto, anche in questo ultimo anno di amministrazione. Penso alla modifica dei parcheggi, che è solo un primo passo verso una riorganizzazione più globale, con la quale comunque la si guardi abbiamo portato 300 posti in più pensando in primis agli utenti saronnesi. Abbiamo lavorato tanto in ottica sicurezza, sia stradale con manutenzioni puntuali ed “eque” in tutti i quartieri della città, sia per quanto riguarda il concetto sicurezza più generale, per cui abbiamo investito idee e progetti: arriveranno 5 nuovi agenti di Polizia Locale per arrivare a 35 agenti in totale, cioè ad organico completo; abbiamo investito sui mezzi e sulla tecnologia, migliorando rispetto al passato; abbiamo implementato la videosorveglianza, messo le telecamere all’ingresso del Parco Lura; presto arriveranno le bodycam e il drone per la Polizia Locale e con le altre forze dell’ordine, carabinieri in primis c’è una collaborazione constante».
Non solo sicurezza e parcheggi, temi chiave per l’amministrazione Fagioli, ma anche cultura, tecnologia e uno sguardo al futuro di tante aree della città da trasformare e ridisegnare: «Sul fronte culturale c’è il lavoro fatto con la Fondazione Giuditta Pasta per il concorso internazionale di lirica, un progetto di livello assoluto che deve essere rinnovato. Abbiamo firmato dal notaio l’accettazione della donazione ricevuta da Cavallari, più di 600 pezzi appartenuti a Giuditta Pasta, la cui figura vogliamo sempre di più diventi un simbolo per Saronno. Sul lato della tecnologia c’è ancora tanto da fare, ma io ci tengo e vorrei che il Comune di Saronno diventasse performante e digitalizzato sempre di più e meglio. Per il 2020 stiamo lavorando per predisporre atti e impegni fondamentali per il futuro della città: le aree dismesse determineranno il disegno dell’area urbana per i prossimi decenni, quindi è importante fare le cose bene e con equilibrio tra interesse pubblico e interesse privato».
«Se c’è qualcosa che non mi è piaciuto in questi anni è stato il continuo ricorrere a cortei, fiaccolate o manifestazioni, bollando questa amministrazione come fascista – prosegue Fagioli -. Io ho sempre cercato di tendere la mano, ma se la mano viene colpita non te la tendo più. Non mi piace il fatto che si voglia sempre creare scandalo, come non mi va giù che certi progetti importanti per la città vengano bocciati da enti che hanno potere assoluto: penso al progetto della Saronno-Seregno, su cui c’è un unico vincolo su tutta la tratta, a Saronno, cosa che ci ha costretti a rielaborare tutto a fronte di fondi e finanziamenti giù ricevuti. Anche l’ostruzionismo continuo a cui ricorrono le minoranze non fa bene all’amministrazione comunale. Non esistono atti perfetti, ma non accetto che ci facciano passare come farabutti. Che siano singoli che tutelano i propri interessi ci sta, se lo fanno di continuo le minoranze è ostruzionismo fine a sè stesso».
«Cosa auguro ai saronnesi – chiosa il primo cittadino saronnese -? Un Natale felice, da passare insieme ai propri cari. Quest’anno abbiamo fatto sì che la piazza centrale fosse bellissima: se tutti ci impegnassimo per il bene pubblico, ci sarebbe una città più bella e ordinata dove si vivrebbe meglio. Alle elezioni per ora non ci penso, ma posso dire di essere contento di come ha lavorato la coalizione che amministra Saronno da cinque anni: abbiamo imparato a conoscerci e capirci, amministrando con più voci per il bene della città».
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