La verità sulla situazione del teatro Giuditta Pasta. Almeno secondo la lista civica di Tu@Saronno che nelle ultime ore, dopo le dichiarazioni dell’assessore Mario Santo, ha diramato un comunicato sulle dimissioni di tre consiglieri di amministrazione della fondazione che gestisce il teatro. «Le dimissioni di Anella Todeschini, Ilaria Angelone e Giampaolo Schembri sono state ufficialmente consegnate in momenti diversi e hanno motivazioni differenti – spiegano da Tu@Saronno dopo che l’assessore aveva dichiarato di non avere in mano niente di ufficiale sulle dimissioni -. Esse scaturiscono da una vicenda della quale il Sindaco e tutta la Giunta, assessore Mario Santo compreso, sono sempre stati perfettamente al corrente. Nello specifico, le dimissioni di Ilaria Angelone nascono da un contrasto con il presidente Lionello Cerri sul compenso, che interrompeva la nobile tradizione di gratuità che ha sempre distinto gli amministratori del Teatro, concesso ad Anella Todeschini per la delega a fungere da direttrice organizzativa del Teatro».

 

Ed ecco quindi, sempre secondo il gruppo di Tu@Saronno, la motivazione che ha innescato la catena di dimissioni: «A fronte dell’obiezione di Ilaria Angelone che lo statuto non lo permetterebbe, Anella Todeschini ha deciso di dimettersi ottenendo subito dopo dal presidente l’incarico remunerato di collaboratrice a progetto, senza alcuna selezione ad evidenza pubblica.

Come immediata reazione  Ilaria Angelone si è dimessa. Tu@Saronno condivide la decisione di Ilaria Angelone e precisa che il valore simbolico che ha motivato le dimissioni va ben oltre il risultato gestionale della stagione teatrale appena conclusa. Una fondazione come quella che gestisce il Teatro di Saronno è pur sempre una cosa pubblica da amministrare con rigore e trasparenza, soprattutto in un momento come quello che il Paese sta attraversando. Per quanto ci risulta, anche il consigliere Giampaolo Schembri si è dimesso in segno di disapprovazione del contratto firmato dal presidente con Anella Todeschini».

La Todeschini, raggiunta telefonicamente, ha preferito non commentare la vicenda.