Gli avvocati: “Col super tribunale c’è il rischio caos”
Foro di Busto in subbuglio per la chiusura di Gallarate e Saronno definite "due sedi importanti per i territori di pertinenza". Il presidente Picco Bellazzi: "Intervengano i parlamentari della zona, servirà un nuovo edificio"
Ora solo l’intervento di un parlamentare può aggiustare un decreto che è già entrato in vigore e che entro un anno e mezzo trasformerà il tribunale di Busto Arsizio e la Procura in un polo giudiziario secondo solo a Milano in Lombardia. L’Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio invoca un intervento del parlamento per aggiustare il decreto del ministro della Giustizia Paola Severino che chiude le sezioni staccate di Saronno e Gallarate, accorpandole a Busto così come i tribunali di Rho e Legnano che lasceranno Milano per entrare nell’orbita bustocca. Il presidente dell’Ordine Walter Picco Bellazzi, insieme agli avvocati di Gallarate e Saronno già sul piede di guerra, annuncia che, pur non essendo contrari al riordino, «è necessario che si faccia chiarezza su come questa riorganizzazione possa garantire ai cittadini il diritto di poter usufruire dell’apparato giudiziario».
Sta qui il vero nodo della questione, dunque, secondo i legali del foro di Busto Arsizio: «Ad esempio troviamo abbastanza curiosa la decisione di accorpare Saronno, un territorio distante e a cavallo tra più province – dicono gli avvocati -: se proprio quella sede va chiusa allora ha più senso accorparla a Como». La giurisdizione della sede di via Volturno, infatti, passerà da una popolazione di circa 500mila abitanti a quasi 1,2 milioni, con un organico che, per funzionare a minimo regime, dovrà essere rimpinguato di almeno 30 magistrati e 8 giudici: «Questa riforma è stata disegnata sulla carta in modo matematico, senza conoscere le situazioni particolari che esistono».
Gli avvocati di Gallarate, rappresentati da Massimo Palazzi, lamentano la chiusura di una sezione staccata che «ha un carico di lavoro davvero grande per la prersenza di Malpensa che viene calcolata come una città di 70 mila persone – ha detto il legale gallaratese -, oltre a 20 comuni dell’area intorno alla città. Per estensione ha giurisdizione su un’area più grande di quella di Busto». A Saronno, invece, «il problema è anche logistico – spiega l’avvocato Guido Galofaro Braguti -: la zona di competenza del tribunale saronnese è ampia e isolata rispetto a Busto». Il presidente Picco Bellazzi ha auspicato, infine, che l’amministrazione ponga la giusta attenzione sulla possibilità di destinare un altro edificio al polo giudiziario, magari spostando la procura in una nuova struttura a sè stante: «Il ministro, invece, ci deve spiegare come si possa fare tutto questo a costo zero per le amministrazioni», ha concluso Picco Bellazzi.
Infine c’è da aspettarsi anche un problema ulteriore di aree di parcheggio e di collegamenti con le stazioni di Busto per la mole di cittadini che dovranno fare riferimento all’unica sede giudiziaria di un territorio così ampio. Il tempo per adeguarsi al nuovo disegno voluto dal ministero sarà di 5 anni.
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