«Innanzitutto va chiarita una cosa: la quota che viene richiesta al rilascio del pass non è una tassa occulta ma solamente un contributo al sostegno parziale dei notevoli costi che una moderna gestione della zona a traffico limitato (Ztl) comporta». L’assessore alla mobilità Roberto Barin risponde alla lettera del lettore Matteo Romanò, che chiedeva spiegazioni sulla nuova decisione della giunta di far pagare 15 euro il pass per chi abita in centro, all’interno della Ztl di Saronno.

 

«Abbiamo realizzato un nuovo software in grado di interfacciarsi al database dell’anagrafe – spiega Barin -, per garantire che il richiedente abbia sempre i necessari requisiti e abbiamo stampato speciali tagliandi anticontraffazione. Già queste spese quasi esauriscono il contributo di 15 euro richiesto che, va precisato, servirà fino alla scadenza del pass e quindi per il solo accesso alla ZTL varrà almeno tre anni. A queste spese dobbiamo aggiungere il costo della struttura interna appositamente creata, necessaria innanzitutto per il rilascio dei tagliandi nei prossimi mesi, poi per il mantenimento il sistema nei prossimi anni. Ribadisco che si tratta quindi di un contributo alle spese complessive, come del resto viene chiesto anche per altri servizi comunali».

 

«L’obiettivo finale di tutto ciò non è l’assoluto contenimento dei costi di gestione ma il perfetto mantenimento di un’area così strategica per tutta la città, quale è la nostra ZTL, della quale i principali fruitori sono innanzitutto i residenti – conclude l’assessore -. Un altro vantaggio del nuovo sistema è che verranno riverificati i requisiti dei possessori del nuovo pass, così da evitare illeciti o la scadenza dei vecchi requisiti. Rispetto infine ad alcune lettere non recapitate ai cittadini abbiamo verificato se sono circa il 10% del totale e stiamo cercando di ovviare al problema. È ovvio che tutti i soggetti che ritengono di avere diritto al pass possono comunque presentarsi presso lo sportello comunale, il personale potrà fornire tutte le informazioni che si rendono necessarie».