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Pass per la Ztl: “Costi superiori al contributo dei cittadini”

Il sindaco Porro e l’assessore Barin rispondono alla Lega e Pdl che hanno fatto presentare anche un’interrogazione al Parlamento europeo per il contributo di 15 euro ai residenti

«I 15 euro da far pagare ai residenti del centro non sono una tassa, ma un contributo». Il sindaco Luciano Porro e l’assessore Roberto Barin tornano a rispondere ai politici che hanno accusato l’amministrazione di tassare i residenti. Sulla questione è stato interrogato anche il Parlamento Europeo, tramite un’interrogazione presentata da Matteo Salvini della Lega Nord e da Lara Comi del Popolo delle Libertà. «Nel comune di Milano si paga un ticket giornaliero per accedere all’area C – risponde il primo cittadino -. Noi chiediamo solo il rimborso per realizzare il contrassegno speciale che viene fatto per i residenti. Non è un contributo annuo, e nemmeno al mese, è una tantum. Vale fino a quando l’amministrazione non decide di rifarlo. Mettendo mano alla Ztl facciamo sì che si rizzeri tutto, anche con la realizzazione di speciali pass anticontraffazione. Come quando si va all’anagrafe per fare la carta d’identità e si pagano poco più di 5 euro. Che si venga a fare la predica all’amministrazione facendo vivere questo come una tassa è assurdo. Vedremo come si pronuncerà il parlamento europeo». 

 

Sulla stessa linea l’assessore Barin: «Osserviamo più attentamente i costi di gestione del servizio, su base triennale in quanto è la durata prevista per il permesso di solo accesso – spiega l’assessore alla Mobilità -. Tra le spese annoveriamo il nuovo software di gestione, che incrocia i dati del richiedente con il database dell’anagrafe, circa 3.000 euro; la realizzazione dei tagliandini, poco più di 5.000 euro; il tempo di una persona dello staff, per la gestione dello sportello e del sistema, siamo intorno ai 34.000 euro. I ricavi corrispondono al solo contributo richiesto alla consegna del pass. Oggi non li conosciamo esattamente perché dipendono dalla domanda di tagliandi, in corso fino a fine novembre, ma per la buona salute della ZTL ci auguriamo sia il più limitata possibile; senz’altro i ricavi non saranno superiori ai 30.000 euro. La differenza di circa 12.000 euro, nella migliore delle ipotesi, sarà interamente a carico dei cittadini saronnesi, tutti, anche quelli che nella ZTL non entreranno mai. Questa Amministrazione ha quindi deciso di non caricare tutti i costi di gestione su tutta la città, chiedendo ai soli soggetti abilitati all’accesso in ZTL un piccolo contributo aggiuntivo. E’ uno scandalo?»

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 19 Settembre 2012
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