Riordino province, Varesotto unito. Solo Saronno verso Milano
Chiusi i consigli comunali delle grandi città: Gallarate vuole rimanere a Varese; Busto va bene tutto ma vuole la Valle Olona unita; la città degli amaretti insiste ma è isolata
Città metropolitana? Solo Saronno ha espresso chiaro il proprio indirizzo. Busto Arsizio ha chiesto che il territorio della Valle Olona rimanga unito. Gallarate, invece, vuole assolutamente rimanere con Varese. Sono le tre scelte che hanno fatto le tre città più grandi della provincia (dopo il capoluogo).
Tanto si è parlato nei giorni scorsi del riordino delle provincie proprio perché, entro il 2 ottobre, i singoli comuni avevano la possibilità, tramite una votazione in consiglio comunale, di esprimere la propria opinione sull’imminente riassetto territoriale voluto da Governo Monti. A decidere sarà il Consiglio delle autonomie locali (Cal) che farà approvare la propria proposta alla Regione Lombardia. Ad oggi esiste un’ipotesi che prevede l’accorpamento di Varese con Como, Lecco e Monza. Soluzione che non piace a nessuno, ma per la quale non sembrano esserci alternative.
Vediamo come è andata nelle singole aree varesine.
Saronno
Alla fine, solo Saronno e Caronno Pertusella, hanno chiesto al Cal lasciare Varese e “abbracciare” la Città metropolitana Milano. Aveva cominciato Saronno, cercando di coinvolgere i comuni limitrofi ed esprimendo l’opinione che sa sempre il Saronnese si sente più Milanese che Varesotto. L’atto di indirizzo è stato anche approvato in consiglio comunale. Non sono stati della stessa opinione gli altri quattro comuni della zona: Uboldo, Gerenzano, Origgio e Cislago, hanno invece steso una delibera in cui chiedono esplicitamente al Cal di rimanere a Varese, di non entrare a far parte dell’area milanese.
Busto Arsizio
Due consigli comunali aperti per ascoltare opinionisti di ogni sorta: architetti, storici, giornalisti, politici, professori di diritto si erano alternati al microfono per spiegare al consiglio comunale e ai cittadini cosa avrebbe significato per Busto Arsizio andare con la città metropolitana oppure con la nuova provincia pedemontana ma alla fine non è bastato per mettere d’accordo tutti e dare un’indicazione. Così ieri, giovedì, l’unanimità del consiglio si è raccolta solo attorno alla delibera che, in buona sostanza, chiede alla Regione di formulare una proposta al governo che riunisca il territorio dell’Alto Milanese riportandolo alla situazione precedente al 1927, quando l’istituzione della Provincia di Varese lo spezzò all’altezza di Legnano, dividendo in due un’area che era stata storicamente unita. Le altre due delibere, una proponeva il referendum e l’altra l’adesione aperta alla città metropolitana, sono finite sotto i colpi della mancanza del numero legale.
Gallarate
Gallarate ha scelto di stare con Varese: la delibera in consiglio comunale chiede al Consiglio Autonomie Locali che "venga garantita nel processo [di riordino delle province] l’integrità della provincia di Varese, con il riconoscimento di un territorio omogeneo che comprende Gallarate e Busto e i Comuni intorno alle città fino a Sesto Calende e Angera".Questo il testo, che ha ricevuto il via libera da Pd e lista civica (maggioranza di centrosinistra), mentre contro hanno votato la Lega Nord (all’opposizione) e Sinistra Ecologia e Libertà (che fa parte della maggioranza). Astenuto invece il PdL, che ha sostenuto invece un testo alternativo, sempre favorevole alla tutela della provincia di Varese.
Area Malpensa
Nell’area intorno a Malpensa, posizioni differenti. C’è chi è decisamente pro-Varese (l’amministrazione di centrodestra di Samarate) e c’è chi è ancora tentato dall’ipotesi Milano. Lonate Pozzolo, ad esempio, ha rinviato al futuro la scelta netta e per ora esprime solo dei princìpi. «Occorre da un lato salvaguardare la specificità del territorio, dall’altro si deve verificare la possibilità di salvaguardare la nostra autonomia territoriale» spiega il sindaco di Lonate Piergiulio Gelosa. Da queste parti pesa in particolare proprio il ruolo dell’aeroporto, che risponde solo alle esigenze di Milano: entrare in una futura città metropolitana può dare qualche chance in più di decidere sul tema? «Ricordando anche che ci vorrà un anno perchè venga definito lo statuto della Città Metropolitana». Ad oggi, infatti, non esiste nessun esempio di Città allargata in Italia.
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