Saronno-Seregno, pronta la “Pedemontana ferroviaria”
Sopralluogo sulla tratta di 15 chilometri che collegherà la Brianza al Varesotto e che sarà inaugurata il 9 dicembre con 68 treni giornalieri. Operazione da 75 milioni di euro e due anni e mezzo di lavori
Oltre 15 chilometri di nuova tratta ferroviaria che unisce Saronno alla Brianza, con il potenziamento fino a Seregno di 68 treni al giorno. L’investimento per tutta la "Pedemontana ferroviaria", per un cantiere che è durato due anni e mezzo, è stato di circa 75 milioni di euro. Soldi con cui è stata rifatta tutta l’infrastruttura, chiusi dodici passaggi a livello, con il raddoppio dei binari in quasi tutto il tragitto. Il nuovo percorso sarà utilizzato da numerosi pendolari che a Seregno potranno utilizzare anche linea nazionale che porta sia verso Milano, sia verso Lecco e anche in Svizzera.
L’obiettivo del potenziamento è proprio quello di far diminuite il traffico automobilistico che porta verso Saronno, a favore della mobilità su rotaia. I binari della nuova tratta passeranno a Sud di Saronno senza attraversare la città, facendo della stazione di Saronno Sud un nuovo punto d’interscambio, grazie alla possibilità di prendere i treni in direzione nord-sud.
La tratta
L’apertura ufficiale del tragitto avverrà domenica
Le dichiarazioni
Oltre al presidente di Ferrovie Nord, Carlo Malugani, e all’ex assessore regionale alle infrastrutture, Raffaele Cattaneo, erano presenti i sindaco e gli assessori dei paesi interessati dalla tratta, Solaro, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Seveso, Seregno. Per Saronno c’era il comandante della polizia locale Giuseppe Sala.
«Siamo certi che questa linea, parte fondamentale della cosiddetta “Gronda Nord”, rappresenterà una importante innovazione nel sistema ferroviario regionale. La “Gronda Nord” – spiega Norberto Achille, presidente del gruppo Ferrovie Nord Milano – consentirà ai treni che viaggiano in direzione est-ovest e viceversa di evitare l’attraversamento del nodo ferroviario di Milano, di decongestionare il traffico sul capoluogo e di favorire la mobilità dei pendolari e delle merci».
«La Saronno-Seregno – ha proseguito Malugani – è un’infrastruttura strategica per la mobilità regionale, la cui realizzazione non sarebbe stata possibile senza l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, dalle Istituzioni ai nostri ingegneri e tutti i lavoratori che hanno permesso di realizzare in tempi record una infrastruttura che permetterà di collegare la rete a Saronno con quella di RFI a Seregno, creando nuove opportunità di mobilità per l’intero territorio lombardo.»
L’ex assessore regionale
Era presente anche l’ex assessore regionale Cattaneo: «Ho vissuto ai bordi di questa ferrovia, l’ho vista spegnersi col tempo e ho seguito da vicino come assessore la sua riattivazione – ha spiegato durante la presentazione -. Non sono più assessore regionale, ma sono legato ugualmente a quest’opera che rappresenta veramente quello che in questi anni ha fatto la Regione. Rifiuto l’immagine che si vuole dare oggi dell’ente, rappresentandolo corrotto o fatto di vacanze ai Caraibi. Non è così: si sono stati degli errori da parte di alcuni, ma si è lavorato e questa ferrovia è qui a dimostrarlo».
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