Oltre 150 testi per il processo all’angelo della morte Cazzaniga
L'asst Valle Olona rinuncia alla costituzione di parte civile e sceglie la strada della Corte dei Conti. Venerdì sarà chiamata a rispondere l'accusatrice Clelia Leto
Saranno più di 150 i testi che verranno chiamati a rispondere in aula per il processo a Leonardo Cazzaniga, il medico di Pronto Soccorso accusato di 14 omicidi di cui 11 all’interno del reparto di emergenza dell’ospedale di Saronno ai danni di altrettanti pazienti molto anziani o gravemente malati e 3 in ambito familiare, e nei confronti di alcuni dirigenti e alcuni dei membri della commissione medica che doveva indagare sul medico anestesista.
Reati e nomi di imputati e vittime
Nell’udienza di oggi, lunedì, sono state depositate le liste testi di accusa, difesa e parti civili ma prima sono state esaurite tutte le eccezioni presentate dalle difese. La Corte ha respinto completamente le richieste riguardanti la competenza territoriale e quella per materia. Secondo i giudici, dunque, il processo va celebrato interamente davanti alla Corte d’Assise di Busto Arsizio per tutti gli imputati e per tutti i reati contestati.
Respinta anche la richiesta di esclusione dalla responsabilità civile dell’allora primario Nicola Scoppetta da parte del legale Massimo Pellicciotta. Il primario, in linea teorica, era da considerarsi a tutti gli effetti equiparato ai primari di reparto per tutti gli omicidi in corsia e per due dei tre omicidi in famiglia (escluso solo quello di Maria Rita Clerici in quanto consumato del tutto fuori dall’ospedale).
Per quanto riguarda l’Asst Valle Olona, che fino a questa mattina era sia parte civile che responsabile civile nel processo, il legale Stefano Besani ha annunciato la revoca della costituzione di parte civile in quanto l’azienda ha valutato di procedere attraverso la Corte dei Conti per quantificare il danno subito dai comportamenti messi in atto da Cazzaniga e dagli altri medici per poi chiedere il risarcimenti in sede civile. La corte ne ha preso atto e ha confermato, invece, la citazione come responsabile civile.
Venerdì si inizierà con i primi testi e tra questi ci sarà Clelia Leto, l’infermiera che denunciò le anomalie all’interno dell’ospedale di Saronno.
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