Garagnani: “Mi candidato per diventare parlamentare del Pdl”
Il presidente del gruppo Lombardia dei Promotori della Libertà aveva già raccolto 10mila firme per partecipare alle primarie del centrodestra
Luciano Silighini Garagnani si mette a disposizione per essere eletto come parlamentare del Popolo delle libertà. Il presidente del gruppo Lombardia dei Promotori della Libertà aveva già raccolto 10mila firme per partecipare alle primarie del centrodestra per la scelta del candidato premier, poi aveva ritirato la propria candidatura dopo la nuova discesa in campo di Berlusconi.
«Ho presentato la mia candidatura al Coordinatore regionale lombardo Sen. Mario Mantovani e alla Coordinatrice provinciale di Varese On. Lara Comi, dando disponibilità a candidarmi nella circoscrizione elettorale Lombardia2 per la Camera dei Deputati – spiega Garagnani -. Aver dato la mia disponibilità è stato un atto dovuto nel rispetto delle oltre 10.000 persone che firmarono la mia candidatura alle primarie del PDL. Sono stato il primo a presentare le firme alla sede nazionale e sono stato anche il primo a ritirare la mia candidatura insieme a Giancarlo Galan, non appena capii che il presidente Silvio Berlusconi fosse nuovamente disponibile a scendere in campo guidando lo schieramento dei moderati».
«Ho deciso di occuparmi di politica sul territorio della circoscrizione Lombardia2, cercando di fare mie le istanze di chi nella zona di Varese e Como crede ancora nel nostro partito – prosegue Garagnani -. Ho lanciato un appello a tutti i nostri dirigenti, a tutti i militanti, a chiunque abbia a cuore il nostro territorio per unirci insieme e creare, partendo da Saronno, la casa comune dei moderati che a Strasburgo si chiama Partito Popolare Europeo. Un PPE italiano, non schiavo dei diktat tedeschi ma vicino alle tradizioni del cattolicesimo politico e del liberalismo nazionale che hanno segnato la storia del nostro paese in una visione antitetica a quella della sinistra. In molti hanno risposto e da settimane ci stiamo organizzando con iniziative vicine ai bisogni della gente: siamo di nuovo in piazza, tra la gente e non solo nelle sedi di partito. Credo che il PDL debba rinascere con volti nuovi come il presidente Berlusconi richiede. Queste elezioni rappresentano la prova del nove che gli elettori ci chiedono per dimostrar loro che qualcosa nel nostro interno sta cambiando. Generazioni nuove ma legate a ideali saldi che vengono dallo stesso passato che fece vincere prima Forza Italia e poi il Popolo delle libertà, guidati da Silvio Berlusconi. Generazioni nuove si,ma lontane da candidature calate dall’alto».
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