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Ex Cantoni: pronto il progetto del maxi collettore

Il progetto per il maxi collettore che servirà per bonificare le acque dell’ex Cantoni è pronto ed ora il Comune ha attivato tutti gli enti coinvolti

Ex Cantoni: pronto il progetto del maxi collettore

Il progetto per il maxi collettore che servirà per bonificare le acque dell’ex Cantoni è pronto ed ora il Comune ha attivato tutti gli enti coinvolti per la verifica della soluzione tecnica proposta.

Procede a pieno regime la bonifica dell’ex Cantoni, l’area dismessa tra via Don Marzorati e via Miola, proprio alle porte della Cassina Ferrara è già al centro di un delicato intervento di bonifica di terreni ed ora è stato presentato anche il progetto completo per la realizzazione del maxi collettore di trasferimento delle acque depurate che collegherà l’area con il torrente Lura.

Si tratta del primo progetto di intervento sulle aree dismesse in corso in città verso cui c’è grande curiosità ed interesse anche per i precedenti problemi di inquinamento delle falde acquifere registranti in quella zona della città. Anche per questo l’attenzione dell’Amministrazione è costante non solo nel monitoraggio degli interventi ma anche nell’informazione dei cittadini sugli sviluppi.

Nello specifico mentre è in corso la bonifica dei terreni, prolungata per un accertamento d’indagine a metà 2018, è stato presentato il progetto esecutivo che prevede la realizzazione di una tubatura interrata di circa 400 metri che correrà tra via Don Marzorati e una vicina area privata. Il manufatto, che passerà anche da piazzale Borella, si collegherà al vicino torrente Lura, facendovi confluire l’acqua trattata ed opportunamente depurata.

“Con impegno ed attenzione seguiamo ogni passo necessario per completare questa importante bonifica – spiega l’assessore all’Ambiente Gianpietro Guaglianone – Costantemente informiamo la cittadinanza sull’evolversi della situazione, consci dell’attenzione dei nostri concittadini”

La documentazione presentata dalla proprietà, già esaminata dagli uffici comunali, è stata inoltrata agli enti competenti quali Provincia di Varese, Arpa, Utr Insubria, Ats Insubria e Parco Lura per eventuali ulteriori indicazioni in merito al controllo qualitativo e quantitativo delle acque condotte. La presentazione del progetto è uno step dell’iter autorizzato nel gennaio 2017 per la bonifica delle acque che prevede la realizzazione di 2 pozzi barriera di portata pari a 30 litri al secondo. L’acqua estratta verrà depurata nell’apposito impianto a carboni attivi e quindi una volta “pulita” sarà, tramite il collettore finirà nel torrente Lura. Il costo delle opere di bonifica delle acque è valutato in oltre 400 mila euro.

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Pubblicato il 05 Giugno 2017
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