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Avviata la procedura per salvare il “giudice di pace”

Il comune, dopo aver ottenuto il parere favorevole di due comuni e altri tre in forse, ha inviato la lettera al ministero per costituire un Consorzio che sostenga economicamente il servizio

Avviata la procedura per salvare il Giudice di Pace di Saronno. Nonostante non tutti i comuni abbiano partecipato alla riunione voluta dal comune per salvare l’ufficio del tribunale dai tagli della spending rewiew del governo Monti, l’amministrazione guidata dal sindaco Luciano Porro ha mandato la lettera al ministero nelle ultime ore. C’era infatti la possibilità di evitare la chiusura se un comune, o più comuni, comunicavano allo Stato la volontà di prendersi in carico i costi del servizio.

Saronno ha così avviato un dialogo con i paesi limitrofi: «Abbiamo avuto la disponibilità certa di Cislago e Origgio – spiega Angelo Proserpio, consigliere comunale di Tu@Saronno che sta seguendo la situazione -, mentre Uboldo, Caronno Pertusella e Gerenzano ci hanno detto di voler aspettare gli equilibri di bilancio per potersi pronunciare. Abbiamo comunque scritto al ministero, inviando la lettera nella giornata del 29, termine ultimo per la presentazione della domanda. La nostra proposta consiste nel creare un consorzio di comuni, su chi ne farà parte questo lo vedremo in un secondo momento. Ora attendiamo solo la risposta del ministero, ma siamo fiduciosi».

Ora il Governo ha tempo 12 mesi per dare una risposta, tempo durante il quale l’ufficio del Giudice di Pace continuerà a svolgere le sue funzioni.

 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 30 Aprile 2013
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