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Usura, maxisequestro da due milioni di euro

La Finanza ha scoperto l'enorme disponibilità di soldi nelle mani di un 64enne, con precedenti per usura e noto per la frequentazione di case da gioco

seuqestro saronno usura

Insospettiti dai precedenti, gli uomini della Guardia di Finanza hanno scoperto il “tesoro” nella mani di un 64enne già noto per reati connessi all’usura. Case, auto e conti correnti che non si potevano spiegare con le magre dichiarazioni dei redditi presentate dall’uomo.

L. S., di anni 64, residente in un Comune a sud della Provincia, era noto per la sua  “pluriennale pregressa attività di usuraio e abituale frequentatore di case da gioco” e per i suoi precedenti giudiziari. La Compagnia della Guardia di Finanza di Saronno, coordinata dalla Autorità Giudiziaria di Varese, ha eseguito una minuziosa indagine patrimoniale nei confronti dell’interessato, ma anche dei suoi prossimi congiunti, trovando prova della macroscopica sproporzione fra le disponibilità economiche e i redditi dichiarati, peraltro del tutto incongruenti anche solo in considerazione dell’elevato tenore di vita che l’uomo e la sua famiglia si potevano permettere.

In applicazione di quanto previsto dal nuovo Codice Antimafia, di cui al decreto legislativo 159/2011, il Tribunale di Varese, muovendo dall’intero dossier acquisito, ha poi emesso un provvedimento di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale con relativo sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, nei confronti di sette persone fra cui l’interessato, già condannato precedentemente per i reati di usura, riciclaggio ed esercizio abusivo di attività finanziaria.
Sotto la scure del provvedimento reale è finita una buona fetta dell’intero patrimonio riconducibile, direttamente e indirettamente, all’uomo, formato da: tre appartamenti, sei box, quattro autovetture, conti correnti, per un valore di circa due milioni di euro.

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Per assicurare il patrimonio mobiliare e immobiliare, gli stessi finanzieri saronnesi, hanno operato in alcuni comuni del varesotto e della provincia di Milano e Sondrio, per procedere al sequestro di beni che la persona in questione e i componenti del suo nucleo familiare risultavano avere nella propria disponibilità in maniera sproporzionata rispetto alla disponibilità reddituale e alla capacità contributiva. La gestione dei beni sequestrati sarà affidata ad un amministratore giudiziario che provvederà a darne formale avviso all’Agenzia nazionale dei beni confiscati.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 08 Novembre 2016
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