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Costretta a prostituirsi dalla cugina, denuncia la sua carnefice e le accudisce i figli

A convincerla il suo ragazzo, che era stato suo cliente. Con i proventi della prostituzione, accudiva i figli che la carnefice trascurava

Avarie

Faceva prostituire la cuginetta e la induceva al consumo di stupefacenti, per questo N.N., una donna quarantenne nata in Marocco e residente a Saronno è stata arrestata dalla  Squadra Mobile in esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP di Milano.

La ragazzina nel 2011, a tredici anni, era stata affidata ad una zia dal padre rientrato in Marocco. Dopo  un periodo di convivenza con la parente, una cugina del padre l’aveva convinta ad andare a vivere da lei, con la prospettiva di una vita più libera e indipendente. Ma purtroppo l’attendeva il dramma.

N. N, tossicodipendente, sin dal primo periodo di convivenza con la piccola, aveva iniziato a portarla con sé quando si recava nei boschi ad acquistare la cocaina da spacciatori connazionali e ad offrirla agli stessi come “merce di cambio” per le dosi di droga.

La bellezza della ragazza aveva fatto crescere il “giro di affari” della donna, che in breve tempo era diventato cospicuo ed organizzato, tanto da pianificare gli appuntamenti con i clienti in vari motel della zona, mentre la ragazza veniva costretta ad assumere stupefacenti.

La salvezza della giovane arriva quando conosce il suo attuale fidanzato, inizialmente uno dei suoi clienti, che la convince ad abbandonare la cugina e quello stile di vita.

Nell’ultimo periodo del suo sfruttamento la vittima, si è presa anche cura dei figli della sua aguzzina, di undici e un anno: utilizzando parte dei guadagni della sua prostituzione, li accudiva e provvedeva alle loro necessità, trascurate dalla madre.

L’arresto della donna è stato motivato infatti anche dall’esigenza di preservare l’incolumità di sua figlia che, secondo gli inquirenti, avrebbe corso il rischio di essere presto avviata a sua volta alla prostituzione, come accaduto alla cuginetta.

Una storia,però, che in fondo ha un lieto fine: la coraggiosa ragazza, che ha denunciato la situazione, ora si trova in una Comunità Protetta e sta affrontando con entusiasmo il suo nuovo percorso.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 23 Luglio 2016
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