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Dopo l’omicidio il colloquio di lavoro e le vacanze in Puglia

Alex Maggio, reo confesso dell'omicidio di Maria Angela Granomelli, aveva sostenuto un colloquio di lavoro subito dopo il delitto e aveva ritirato un'auto a noleggio con la quale era andato in vacanza

Sarà interrogato domani, sabato, Alex Maggio il 32enne fermato mercoledì sera con l’accusa di aver ucciso Maria Angela Granomelli lo scorso 4 agosto all’interno della sua gioielleria a Saronno. L’uomo, che ha confessato di essere l’autore dell’efferato crimine, è ora rinchiuso all’interno del carcere di Busto Arsizio dove questa mattina, venerdì, ha incontrato il suo avvocato Carlo Alberto Cova. Nel frattempo emergono nuovi particolari sulle ore successive al delitto. Alex Maggio, subito dopo essere uscito dalla gioielleria, sarebbe andato a ritirare un’auto presa a noleggio per andare in vacanza in Puglia con la sua convivente e avrebbe anche sostenuto un colloquio di lavoro proprio quel giorno. Subito dopo sarebbe partito con lei per raggiungere la meta delle loro vacanze, la Puglia. 
Maggio avrebbe anche scagionato la sua compagna, con le dichiarazioni rese la notte dell’arresto al Procuratore Fontana e al sostituto Nadia Calcaterra, specificando che l’appartamento scelto per le vacanze era privo di televisione e che in quei giorni non avevano letto i giornali. Una sorta di isolamento totale dalla vita sociale, dunque, avrebbe avvolto questo periodo di ferie. Queste dichiarazioni sono ora al vaglio della Procura che sta cercando di capire, inoltre, se in Puglia l’uomo, che è originario di Brindisi, abbia potuto contare sull’appoggio di qualche parente anche se, da come viene descritto, sembra si tratti di una persona che aveva tagliato in ponti con la famiglia. Un solitario, insomma, che frequentava solo ed esclusivamente la sua compagna. L’avvocato lo descrive, comunque, come una persona distrutta dal senso di colpa e dalla domanda che tutti si pongono in questo momento: perchè ha ucciso la donna se non aveva intenzione di rapinarla. 

Le immagini delle telecamere di sorveglianza, infatti, non fanno pensare in alcun modo ad una rapina in quanto Maggio entra a viso scoperto in una gioielleria dove chiunque sa che vi possono essere telecamere a circuito chiuso e si aggira per diversi minuti all’interno del locale visionando diversi monili, proprio come farebbe un cliente normale. Dalle immagini, senza audio, non si capisce che cosa faccia scattare nell’uomo l’istinto omicida in una persona che, fino a quel momento, non aveva mai commesso atti violenti di tale efferatezza e nemmeno lo stesso Maggio è stato, fin’ora, in grado di spiegarlo. Anche chi lo ha conosciuto, come ad esempio il proprietario di una pizzeria di Caronno Pertusella presso la quale aveva lavorato qualche mese, lo descrive alle telecamere della Rai come una persona mite e mai aggressiva anche dopo che era stato licenziato. Anche a Botrugno, paese del Salento nel quale è cresciuto, c’è stupore e sgomento tra le persone che lo hanno conosciuto. L’avvocato chiederà, comunque, una perizia psichiatrica per lui.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 30 Agosto 2013
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