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No a Forza Nuova: La solidarietà al sindaco da partiti e Anpi

Comunicato congiunto dei partiti di maggioranza insieme all'associazione dei partigiani: “Saronno non offre e non offrirà diritto di cittadinanza ad alcun movimento xenofobo o d'ispirazione neo-fascista"

In questi giorni, sul territorio saronnese e della provincia di Como sono state organizzate tre iniziative di gruppi di chiara ispirazione neofascista e fra tutte Forza Nuova. La prima a Caronno Pertusella tesa a condizionare, se non impedire, la consegna da parte della Giunta Comunale della Cittadinanza onoraria ai figli di cittadini stranieri nati in Italia e qui residenti da più di cinque anni.
La seconda a Cantù, di carattere internazionale, un festival che ha riunito le peggiori forze neo fasciste e nazifasciste d’Europa, tra cui Alba Dorata, il British National Party, la Renoveau Francaise, Democracia Nacional e gli equivalenti svedesi, ucraini, polacchi, croati e ungheresi. I simboli – croci celtiche, svastiche, braccia tese – sono sempre gli stessi; le parole d’ordine, omofobiche e razziste, vagamente eversive verso “il sistema Europa”, esaltano il concetto di “etnia” oltre che di intolleranza verso i diversi, gli extracomunitari, e il pluralismo religioso. Si presentano come una versione aggiornata del peggiore armamentario ideologico fascista da sempre: “razza, patria, onore”.

La terza iniziativa, un banchetto che si sarebbe dovuto tenere a Saronno per la raccolta di firme a sostegno dello “jus sanguinis” è stata, in questo clima, non autorizzata, per motivi di ordine pubblico dall’Amministrazione di Saronno, dopo una consultazione con le autorità preposte. Una parte della stampa locale ha dato ampio risalto ad ogni comunicato delle organizzazioni neofasciste, insinuando che fosse illiberale il rifiuto del Sindaco di offrire spazio a questi soggetti politici. Le forze politiche di maggioranza e le associazioni democratiche saronnesi esprimono la solidarietà e la piena concordanza d’intenti con il Sindaco e l’Amministrazione, che hanno innanzitutto inteso preservare la sicurezza e la convivenza civile per le strade cittadine. Hanno dato un segnale chiaro e inequivocabile sulla natura civile e democratica di questa Amministrazione nel rispetto dei valori e del dettato Costituzionale.

La presenza di organizzazioni neofasciste non è solo questione di ordine pubblico, è una minaccia diretta dei valori di uguaglianza, di libertà e di democrazia nati dalla Resistenza e rappresentati nella nostra Carta Costituzionale. È’ inoltre una violazione specifica della legge 20 giugno 1952 n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale, comma 1°, della Costituzione), che esplicitamente vieta ogni apologia del fascismo: «quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando a democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista

Le forze politiche di maggioranza sono unite intorno all’Amministrazione e alle Istituzioni democratiche, si riconoscono nell’ANPI e nell’importante lavoro di formazione, di testimonianza e di vigilanza antifascista che da sempre svolge nella nostra comunità. “Saronno non offre e non offrirà diritto di cittadinanza ad alcun movimento xenofobo o d’ispirazione neo-fascista,  e per questo al di fuori della Costituzione.“

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 24 Settembre 2013
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