È operativo già dal mese di giugno, in silenzio, registrando centinaia di presenze, ma l’inaugurazione ufficiale è in programma la sera di giovedì 26 settembre. Si tratta dell’ostello comunale di Saronno, una struttura prima destinata all’Aler la cui riqualificazione è stata avviata durante il commissariamento, prima dell’insediamento del sindaco Luciano Porro. Il progetto è però stato portato avanti da questa amministrazione comunale, ottenendo un finanziamento regionale di 250mila euro, a cui si sono aggiunti i 150mila del Comune. Ora l’ostello di via Sampietro è operativo, gestito dalla cooperativa sociale Meta di Monza (già gestore di un ostello nel rinomato parco) insieme a Turismo Giovanile (che da anni gestisce già l’ostello di Menaggio).

 

L’ostello ha trovato fin da subito un riscontro molto positivo sul territorio: a giugno ci sono state solo 13 presenze, mentre a luglio hanno superato le 450, ad agosto le 250 notti “affittate”, mentre a settembre si chiuderà, salvo sorprese intorno alle 220. Quasi mille “notti”, come si considera in turismo, per un ostello ancora non pubblicizzato. «L’ostello appartiene molto alla cultura di tipo anglosassone, non solo della gioventù – spiega Marco Corti della cooperativa Meta -. Questa idea romantica dell’ostello si coniuga bene a un esercizio alberghiero che può vendere il posto letto, la camera col bagno, e anche la prima colazione, come accade a Saronno. Possono andarci gli adulti, e le famiglie. E quest’estate abbiamo avuto un afflusso importante dal nord Europa, grazie anche alla vicinanza con Malpensa». .

 

Fabio Ausenda, di Turismo Giovanile spiega che «Saronno è in una posizione strategica, ha varie utenze: oltre al turismo di passaggio dal nord, l’ostello è anche per i lavoratori in cerca di casa, gli allestitori della fiera, utenza associazionistica di Saronno, anche in vista dell’Expo diventa un punto importante». I costi per l’affitto del posto letto sono contenuti: dai 20 euro al giorno con prima colazione, ai 16 se si sceglie la formula settimanale. Il tutto con la possibilità anche di avere a disposizione una cucina dove prepararsi i pasti.

«Dal punto di vista sociale l’Ostello – spiegano dal Comune -, con i suoi 58 posti letto (in camere da 4, 6 o 8 posti, tutte con bagno) sarà al servizio in particolare di studenti e lavoratori fuori sede, ma anche di chiunque, in visita alla città per i motivi più svariati e di ogni fascia di età, necessiti di una ospitalità sostenibile seppur ben dotata di servizi e facilmente accessibile (tra Stazione Ferroviaria, Centro, Circonvallazione, Autostrada)».