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Che bello fare lezione nel centro di ricerca

Tante le scuole che hanno prenotato la visita guidata gratuita ai laboratori del centro ricerche di Gerenzano. Il direttore del Fiirv Andrea Gambini: «E’ bello condividere ciò che facciamo nei nostri laboratori con i giovani e, forse, futuri ricercatori»

 Cosa fa un ricercatore? Cosa significa, concretamente, lavorare ogni giorno a contatto con microscopi e alambicchi? Dove si "prendono" microbi e batteri, dove si conservano, che fine fanno? Domande ingenue? Non proprio: domande che potrebbe fare un ragazzino? Sì, perché no e a queste domande una risposta, semplice, si può dare. Aprendo ad esempio un istituto di ricerca alle scolaresche.
L’idea di aprire le porte della Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita alle scuole, per una visita guidata ai laboratori, sta ottenendo un ottimo riscontro in termini di adesioni. Sono molte le realtà scolastiche che in questi giorni hanno chiamato il centro ricerche di Gerenzano, dopo aver ricevuto il programma dettagliato di come si svilupperà l’originale lezione didattica tra laboratori e microscopi. Il calendario delle disponibilità per il primo trimestre 2014, infatti, è ormai quasi completo. Ad aderire sono state le scuole del Varesotto, le prime ad essere state coinvolte nell’iniziativa e hanno dato la propria adesione sia le medie di primo grado, che le superiori e non necessariamente con scolaresche del quinto anno.
Vedere da vicino come si fa ricerca è una curiosità che stimola l’interesse anche dei ragazzi di prima e seconda superiore, oltre che delle medie. Il programma di visita, infatti, è stato ideato con il contributo dei ricercatori del centro e tenendo ben presente le differenti esigenze didattiche a seconda dell’età degli studenti, ma anche degli indirizzi. Tra le adesioni infatti non vi sono solo i licei e le scuole più specificatamente scientifiche, ma anche realtà a indirizzo umanistico, piuttosto che tecnico. «L’iniziativa si sta confermando un’idea che piace a docenti e insegnanti – ha dichiarato il direttore del Fiirv Andrea Gambini – e di questo non possiamo che sentirci orgogliosi di dare questa originale opportunità didattica alle scuole del nostro territorio. E’ bello condividere con loro ciò che facciamo nei nostri laboratori. Del resto è nostra convinzione che la ricerca è un patrimonio comune e da condividere. Poter ospitare gli studenti significa per i nostri ricercatori, e per tutti coloro che lavorano qui, mostrare le nostre attività, ma soprattutto far vedere concretamente come si articolano le fase della ricerca in campo medico, farmacologico, scientifico e spiegare quale possibili applicazioni può avere nella realtà di tutti i giorni e, perché no, incuriosire i giovani che nel prosieguo degli studi universitari potranno magari impostare il loro percorso in questa direzione».
Sulla base dell’apprezzamento ottenuto le visite guidate al Fiirv sono state proposte anche alle scuole della provincia di Milano e Como e in particolare in quelle che per distanza chilometrica “gravitano” vicino a Gerenzano. «Questo perché – continua Gambini – siamo certamente una realtà sovra provinciale, ma soprattutto perché vogliamo che il legame con il mondo della scuola e con il territorio geograficamente a noi vicino si rafforzi nel tempo».
Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita e Insubrias Biopark La Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita svolge principalmente attività di ricerca con un proprio team di ricercatori nel campo della farmacologia, della microbiologia e delle biotecnologie. FIIRV possiede un patrimonio che consiste in una rarissima collezione di 166.000 estratti microbiologici e 15.000 ceppi, ed un Centro di Ricerca oggi denominato Insubrias BioPark.
Nella gestione del Bioparco, FIIRV supporta aziende in fase di start-up e spin-off, con l’obiettivo di valorizzare l’Insubrias BioPark e lo scopo di farne un punto di riferimento e di collegamento per tutti gli attori del territorio, dalle imprese fino agli Istituti accademici e di ricerca. Insubrias BioPark è infatti oggi l’ottavo parco scientifico tecnologico e incubatore di imprese in Italia nel settore biotech; si estende su una superficie complessiva di 52.000 mq di cui 15.000 interamente dedicati a uffici e laboratori, di chimica, biologia e microbiologia, forniti delle più avanzate tecnologie. 
Tutte le informazioni si possono ottenere visitando il sito www.ricercaperlavita.it.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 08 Novembre 2013
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