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“Memoria, la posizione tenuta dal Sindaco è molto grave”

La presa di posizione del comitato varesino "Alex Langer e Rosa Parks, Possibile -Varese" sulle polemiche della mancata collaborazione del comune alle ricorrenze del "Giorno della memoria"

giorno della memoria

La presa di posizione del comitato varesino “Alex Langer e Rosa Parks, Possibile -Varese” sulle polemiche della mancata collaborazione del comune alle ricorrenze del “Giorno della memoria”:

Il 27 gennaio del 1945 i soldati dell’Armata Rossa varcarono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e liberarono i sopravvissuti. La scoperta delle camere a gas, degli strumenti di tortura e di annientamento mostrò al mondo, in maniera inequivocabile l’orrore del genocidio pianificato scientificamente e messo in atto dai nazisti. L’eliminazione di circa due terzi degli Ebrei d’Europa venne organizzata e portata a termine mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare. Nei campi vennero uccisi 6 milioni di ebrei, ma anche oppositori politici, prigionieri di guerra, Rom, Sinti, omosessuali, malati di mente, portatori di handicap, Testimoni di Geova e pentecostali. Si conta che il numero complessivo delle vittime oscilla tra i 15 e i 20 milioni di esseri umani.
L’Italia fascista prese parte in maniera attiva al massacro. Le leggi razziali, le persecuzioni e le deportazioni ad opera del regime contribuirono al genocidio perpetrato dai nazisti.

Dal 2001 la nostra Repubblica riconosce nel 27 gennaio il Giorno della Memoria, perché il ricordo è un dovere che ci unisce tutti quanti ed è più forte delle divisioni politiche ed ideologiche.
Per questo motivo la scelta del Comune di Saronno di non partecipare all’organizzazione degli eventi in occasione del Giorno della memoria non è giustificabile. Nei giorni successivi a questa decisione la giunta comunale si è espressa prima con una stringata nota dell’assessore alla cultura, poi con un messaggio più articolato del Sindaco, rivolto alle associazioni. Entrambi questi interventi appaiono tardivi e non risolutivi sul punto centrale della vicenda: il comune si è rifiutato di rendersi promotore degli eventi da celebrarsi nel Giorno della Memoria e si è offerto, al limite, di prestare il suo patrocinio.

La posizione tenuta dal Sindaco e dall’assessore è grave. Non solo perché le istituzioni hanno il dovere di partecipare attivamente all’organizzazione di queste iniziative, ma soprattutto perché pochi mesi fa la giunta saronnese ha concesso lo stesso patrocinio, che in maniera generica offre per il Giorno della Memoria, ad un’associazione dichiaratamente fascista. Lealtà Azione, realtà della destra estrema, si è vista riconoscere tramite il sottogruppo Wolf of The ring il patrocinio per un evento svoltosi in una palestra comunale. Chiunque abbia dei dubbi riguardo la natura di questo gruppo di neofascisti avrà la conferma di quanto scritto qui sopra
con una rapida ricerca in rete. La stessa Lealtà Azione, in collaborazione con Fratelli D’Italia (forza politica che siede tra i banchi della maggioranza), ha promosso nel territorio saronnese un dibattito sul fantomatico “gender”. Evidentemente la destra “istituzionale” non ha ancora ben compreso chi si è scelta come interlocutori.
Il ricordo di quanto venne svelato agli occhi del mondo, settantuno anni fa ad Auschwitz, è un dovere. Oggi come allora voltare la testa dall’altra parte non è ammissibile.
Possibile

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