Vertice sulla sicurezza tra il sindaco di Saronno, Luciano Porro, con la Questura e Prefettura di Varese. L’incontro si è svolto nella giornata di lunedì, dopo alcuni colloqui telefonici in cui il primo cittadino ha esternato alla Prefettura le proprie preoccupazioni sulla questione sicurezza in città, soprattutto nella zona della stazione dove sono arrivate diverse denunce ai carabinieri da parte di persone che sono rimaste vittime di rapine. La situazione è stata anche descritta da un padre, che ha inviato una lettera a Varesenews raccontando quanto accaduto al proprio figlio.  
«Siamo in costante collegamento con il Prefetto – spiega Porro -. Le forze dell’ordine proseguono a presidiare il territorio, le indagini sugli ultimi fatti proseguono ma carabineri devono lavorare in tranquillità e non sotto pressione. Sia il Prefetto che il Questore dicono che Saronno non vive momeni di emergenza; noi che la viviamo tutti i giorni sappiamo che ci sono questi episodi e i saronnesi sono preoccupati. Ma assicuro che le forze dell’ordine stanno facendo il loro dovere. Il nostro compito, come amministrazione comunale, è trasferite le segnalazioni e le nostre preoccupazioni ai tutori dell’ordine».
«Siamo consapevoli di quanto accade, ma sappiamo anche sono presenti carabinieri e Guardia di Finanza che fanno del loro meglio – prosegue il primo cittadino -. I tempi però sono necessari per poter prendere chi si macchia di questi episodi. Non sono i sindaci a dover fare questi interventi, le forze dell’ordine hanno la loro autonomia. Lasicamo quindi lavorare le forze dell’ordine, come è successo ad agosto, con l’omicidio nella gioielleria, non strumentalizziamo il problema sicurezza. È un invito che faccio ai politici, non fa altro che accrescere la tensione: non siamo allo sbando, così facendo si mette solo in difficoltà chi si occupa di indagare su questi episodi».