Donne saronnesi contro l’evento accusato di “neofascismo”
Un gruppo di donne della città ha scritto una lettera aperta al sindaco Alessandro Fagioli contro l'iniziativa sportiva organizzata dall'associazione milanese Wolf of the ring
Anche le donne saronnesi si mobilitano contro l’evento organizzato per il 15 novembre al Paladozio di Saronno. Un gruppo di donne della città ha infatti scritto una lettera aperta al sindaco Alessandro Fagioli chiedendo che il comune ritiri il patrocinio all’iniziativa sportiva organizzata dall’associazione milanese Wolf of the ring. Associazione accusata da Anpi e partiti politici di centrosinistra di essere di stampo neofascista. Per la lettera è nato anche un evento Facebook ed le donne in questione fanno sapere che è possibile dare anche la propria adesione via mail a retedonneno15novembre@gmail.com.
Di seguito il testo integrale della lettera:
A tutte le donne saronnesi
Il prossimo 15 novembre a Saronno potrebbe tenersi con il patrocinio del Comune di Saronno e in una struttura pubblica comunale (il PalaDozio) una “giornata di sport da combattimento dedicata alle nostre donne” promossa dall’organizzazione “The Wolf of the Ring”.
L’occasione è volutamente concomitante con la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre e questo ci sembra davvero una beffa.
“The Wolf of the Ring”, come pure la partner dell’iniziativa “Bran.Co. – Branca comunitaria onlus” sono in realtà una mera copertura di organizzazioni di estrema destra, che fanno riferimento alla comunità degli Hammerskin, che si richiama, nei simboli e nell’ideologia, al nazismo e presenta una forte caratterizzazione razzista.
Da alcuni anni anche nella nostra zona, ed in particolare alla Skinhouse di Bollate, è nato e portato avanti un progetto di apertura alla società a fini di proselitismo (si veda il sito di “Lealtà-azione” che coordina tutti gli altri, su cui compare già da ora la pubblicità dell’iniziativa del 15 novembre a Saronno).
Per aggirare l’ostacolo dell’ostilità non solo degli antifascisti ma anche della società civile e antirazzista, costoro dissimulano la loro attività dietro iniziative di carattere sociale, non immediatamente rivelatrici del loro orientamento politico. Il referente dell’iniziativa (Luca Gigliotti) è stato già condannato per gravi fatti di violenza su persone commessi a Milano nel 2004 insieme ad altre “teste rasate”. Voi vorreste farvi “difendere” da questi soggetti?
Ma inquieta il riferimento alle “nostre donne” a cui sarebbe dedicata la giornata sportiva, che malcela il suo reale significato razzista e patriarcale.
La violenza su noi donne (ricordiamo che oltre un terzo delle donne italiane fra i 16 e i 70 anni ha subìto violenza fisica o sessuale almeno una volta nel corso della vita) avviene per oltre il 70% tra le mura domestiche per mano di mariti, compagni o parenti maschi (102 donne uccise in ambito domestico su 137 nel 2014).
Solo la consapevolezza delle donne a sottrarsi al ruolo di vittime e con l’aiuto di altre donne potrà cambiare questo crudele stato di cose!
Al Comune di Saronno chiediamo che si ritiri ogni autorizzazione per questa manifestazione. Alle donne saronnesi chiediamo di mobilitarsi perchè non si usi il pretesto della violenza sulle donne per questo tipo di propaganda nazi-fascista.
Saronno, ottobre 2015
[PER LA TUA ADESIONE MANDA UNA MAIL: retedonneno15novembre@gmail.com]
F.I.P. SARONNO
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