Perizia psichiatrica per l’assassino della commerciante di Saronno
Iniziato il processo ad Alex Maggio, l’uomo che nel luglio scorso ha ucciso a calci e pugni Maria Angela Granomelli. La famiglia e Sos Italia libera si costituiscono parti civili. Perizia affidata a Massimo Picozzi
Una perizia psichiatrica per Alex Maggio, l’uomo che ha nel luglio scorso ha ucciso a calci e pugni Maria Angela Granomelli, la gioielliera di Saronno. La prima udienza del processo si è svolta martedì mattina a Busto Arsizio, dove erano presenti, oltre all’imputato anche i famigliari della vittima, la famiglia Proverbio, che si è costituita parte civile. Presente anche l’associazione antiracket Sos Italia Libera, tramite il suo presidente Paolo Bocedi, costituitasi parte civile con l’approvazione della famiglia e senza alcuna obiezione da parte del giudice.
Situazione tesa in aula, durante la seduta, con diverse espressioni rilasciate dai presenti nei confronti di Maggio. Soprattutto quando la difesa dell’uomo ha presentato la richiesta per procedere con il rito abbreviato, condizione che prevede per Maggio la possibilità di evitare il dibattimento e uno sconto della pena ridotta così di un terzo.
Condizione a cui si sono opposti sia il pubblico ministero che le parti civili. «Non possiamo accettare che venga effettuato il rito abbreviato, quest’uomo deve avere il massimo della pena – commenta l’avvocato di Sos Italia Libera, Damon Zangheri –. Ha ucciso Maria Angela con un estrema violenza, usando portaoggetti e persino uno sgabello, prima di finirla con calci e pugni. È un crimine di estrema violenza che non può essere scontato».
Il giudice ha così affidato al criminologo Massimo Picozzi di effettuare una perizia psichiatrica e si è riservato di decidere se accettare la richiesta del rito abbreviato dopo averne visti i risultati. È stata quindi convocata una nuova seduta del processo per il prossimo 3 giugno. «Ci riserviamo anche noi di far fare una perizia psichiatrica – prosegue l’avvocato dell’associazione -, valuteremo nei prossimi giorni».
Altamente soddisfatto Paolo Bocedi di Sos Italia Libera: «È la prima volta che un’associazione antiracket viene accettata come parte civile in un processo penale come questo. Nel nostro statuto c’è la difesa dei commercianti anche da azioni penali e ci batteremo fino in fondo per ottenere giustizia. Gente come Maggio merita l’ergastolo, senza sconti: era cosciente di quello che stava facendo e ha rovinato la vita di tante persone con le sue azioni. Vogliamo inoltre ringraziare le forze dell’ordine per quanto fatto fino a oggi».
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