«Un primo gravissimo errore per il neo sindaco Fagioli dettato più da logiche di partito che da interessi veri e propri per la città. Decidere di non ripresentare la domanda per far entrare Saronno nell’area metropolitana di Milano dopo che dal Pirellone è arrivata la notizia che si deve ripartire da zero con l’iter è un errore grave e che penalizzerà l’intera cittadinanza». Il fondatore del gruppo L’Italia che verrà, Luciano Silighini, interviene dopo la decisione del sindaco Fagioli di non aderire alla città metropolitana Milano.

«Varese è lontana da Saronno e ha dimostrato in questi anni di non poter dare nulla in più alla nostra realtà che negli ultimi anni al contrario si è sempre più avvicinata a Milano sia perché di fatto grazie a Trenord Saronno è diventata quasi una fermata di metropolitana da Cadorna sia perché una fetta notevole di popolazione lavora ed è radicata nel capoluogo meneghino – spiega Silighini -. Milano metropolitana significa vedere la capitale economica d’Italia allargarsi, avere più fondi, più peso europeo che col dopo Expo potrebbe portare le Olimpiadi e altre manifestazioni dove Saronno sarebbe coinvolta aprendo posti di lavoro e turismo. Restare ancorati alla patria leghista Varese è solo un gesto di tessera. Si pensi al futuro, si pensi al lavoro e a una città moderna che ha le potenzialità per essere leader in Lombardia e si smetta di fare di Saronno la paesanotta varesina in camicia verde padana».