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Il Telos ancora in azione, occupata l’ex Alfa Romeo

I giovani che avevano “sequestrato” per mesi l’edificio di via Concordia, poi sgomberato, hanno preso possesso dell’edificio abbandonato nel centro città

Nuova occupazione di uno stabile abbandonato a Saronno, sempre ad opera dei giovani del gruppo Telos che agisce per protestare contro la mancanza, in città, di spazi dedicati ai giovani. L’occupazione è avvenuta domenica pomeriggio, 8 marzo, nello stabile tra via Milano e Via Varese, l’ex Alfa-Romeo, dopo due mesi dall’occupazione del precedente edificio di via Concordia, occupato nello scorso ottobre 2008 e liberato dalle forze dell’ordine alla metà di gennaio.
«Le forze di polizia e i politicanti saronnesi non possono di certo riuscire a disfarsi della nostra voglia di libertà, di autogestione, della necessità di liberarci da tutto ciò che a Saronno e nell’intera società ci opprime fino a farci mancare il respiro – raccontano in un comunicato i giovani occupanti -. La necessità di vivere quotidianamente situazioni positive e autentiche, senza paura di ipocrisie, senza timore di dover sottostare a qualcuno, approfondendo la conoscenza con noi stessi e con gli altri è per noi di vitale importanza».
 
«Il valore di uno spazio occupato e autogestito sta proprio nel ridare la possibilità alle nostre individualità di crescere e autodeterminarsi senza più limiti, seguendo ognuno le proprie naturali inclinazioni, lontani dagli sguardi indesiderati e dal controllo asfissiante di autorità e benpensanti – proseguono -. Uno stabile abbandonato, come tanti ce ne sono, rifiuto di un sistema economico e culturale che valorizza più la proprietà rispetto alle persone, più il profitto che la vita, più la crescita economica che la felicità, è il posto giusto dal quale ripartire per riprenderci finalmente le nostre vite. Creare momenti di socialità costruttiva tra di noi per aprirsi al territorio e alle persone, è un passaggio fondamentale per la riappropriazione degli spazi e dei tempi della vita, in un’ottica di liberazione individuale e collettiva».
«A Saronno sembra che a breve sarà inaugurato un “centro per i giovani”, presunta risposta alla mancanza di spazi di aggregazione giovanile – concludono -. È chiaro che noi rifiutiamo fermamente questo contentino che, servito dall’alto dalla misericordia dei politicanti di turno, ha come unico scopo quello di incanalare le pulsioni libertarie di noi ragazzi, per trasformarle in comportamenti accettabili ed accettati, controllabili e controllati. La completa mancanza di autogestione, lo stretto rapporto che gli operatori del centro hanno con l’amministrazione, la stessa presenza di educatori adulti che mediano, dirigono e controllano, insegnando loro che alternativa non ci può e non ci deve essere, ci fanno prendere le distanze da questo progetto. I nostri metodi, partecipazione dal basso, autogestione, libera espressione delle soggettività, non possono andare a braccetto con servizi che sono fatti con la stessa pasta di carceri, caserme e ospedali psichiatrici: il loro fine è infatti lo stesso, quello di formare cittadini obbedienti, capaci di inserirsi diligentemente nel sistema, di formarne un piccolo ingranaggio, strumenti e mezzi di sopraffazione, violenza e mantenimento dello status quo».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 09 Marzo 2009
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