L’antipsichiatria in un incontro pubblico
Iniziativa venerdì 5 giugno organizzata dal neonato Gruppo di Iniziativa non Psichiatrica
“L’antipsichiatria non è una teoria ma una pratica. Non spiega cosa accade dentro o fra le persone o perché accada. Permette solo che accada”. È la frase con cui il Gruppo di Iniziativa non Psichiatrica di Saronno presenta l’incontro sulla psichiatrica in programma venerdì 5 giugno alle 21 nella sala Aldo Moro di via Santuario. I relatori dell’incontro saranno Giuseppe Bucalo e Giorgio Antonucci, riferimenti italiani e anche internazionali dell’approccio non psichiatrico alle esperienze umane.
«La psichiatria è a tutti gli effetti una pseudo scienza – spiegano motivando l’organizzazione dell’incontro -, dato che non è stata finora in grado di dimostrare scientificamente il valore delle sue tesi. Ciò nonostante essa ha un ruolo fondante per questa società. Come il carcere, la scuola e la fabbrica, la psichiatria, oltre ad essere un ottimo strumento di controllo e repressione, è necessaria alla costruzione di uomini, sottomessi e flessibili, strumenti malleabili e docili, utili alla riproposizione costante e silenziosa di questa società. Non è un caso che i metodi psichiatrici si fondino sull’utilizzo sistematico della violenza psicologica e fisica (non solo il TSO, ma tutti i mezzi da lei utilizzati si basano sull’uso della forza), finalizzata alla cancellazione di ogni “anomalia”, di ogni comportamento o pensiero socialmente non accettabile».
«La psichiatria è a tutti gli effetti una pseudo scienza – spiegano motivando l’organizzazione dell’incontro -, dato che non è stata finora in grado di dimostrare scientificamente il valore delle sue tesi. Ciò nonostante essa ha un ruolo fondante per questa società. Come il carcere, la scuola e la fabbrica, la psichiatria, oltre ad essere un ottimo strumento di controllo e repressione, è necessaria alla costruzione di uomini, sottomessi e flessibili, strumenti malleabili e docili, utili alla riproposizione costante e silenziosa di questa società. Non è un caso che i metodi psichiatrici si fondino sull’utilizzo sistematico della violenza psicologica e fisica (non solo il TSO, ma tutti i mezzi da lei utilizzati si basano sull’uso della forza), finalizzata alla cancellazione di ogni “anomalia”, di ogni comportamento o pensiero socialmente non accettabile».
L’esperienza del Gruppo di Iniziativa non Psichiatrica di Saronno ha preso il via qualche mese fa, con un primo appuntamento pubblico, organizzato in seguito all’incontro avuto da alcune persone a noi vicine con le violenze psichiatriche. «Questo percorso continua oggi con questa iniziativa – proseguono -, ma non vuole limitarsi a dei momenti di discussione e critica, pur necessari; è per questo motivo che il Gruppo di Iniziativa non Psichiatrica di Saronno si dota ora di un numero di telefono, di una mail, e di uno spazio di documentazione, con la finalità ultima di costruire non già un centro in cui si ripresenti la dinamica paziente/esperto, malato/sano, ma una alternativa reale e giornaliera alla psichiatria ed ai suoi orrori. La lotta alla psichiatria è una lotta a questa società, violenta e basata sulla sopraffazione; una società che, come la prima, non sa e non può mettere in discussione le proprie basi, dato che altrimenti ne uscirebbe distrutta».
Il centro di documentazione non psichiatrico si trova a Saronno in via Milano 17. tel: 366 54 29 856 mail: nopsichiatria.saronno@email.it. Per ulteriori informazioni sull’antipsichiatria: www.antipsichiatria-bologna.net
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