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Furti in stazioni e in villa, otto arresti

Tra le persone finite in manette anche un “basista” dipendente delle Nord. L’associazione criminale è accusata di aver messo a segno diversi colpi nelle biglietterie. Contestati anche i reati diconcussione, peculato, truffa aggravata e falso

Dai furti nelle casseforti all’interno delle stazioni alla concussione, dal peculato ai colpi in villa, dove non si salvavano neppure le case di amici e conoscenti.
Gli arresti sono stati compiuti nelle Province di Varese, Milano e Como e le persone finite in carcere operavano secondo le accuse dei militari tramite una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti ai danni di biglietterie di Stazioni ferroviarie, ville e ditte dell’ovest della Lombardia.
L’indagine è iniziata con l’arresto di un pluripregiudicato di origine campana che, nel febbraio del 2008, venne individuato come autore del furto di una cassaforte presente all’interno della stazione ferroviaria delle Nord di Gerenzano. Le indagini volte all’identificazione dei complici ed alla scoperta di fatti analoghi precedentemente avvenuti anche in Provincia di Como hanno permesso di far luce su altri furti ai danni di alcune villette, oltre che numerose ditte del Comasco, del basso Varesotto e dell’hinterland milanese. I furti delle casseforti delle FNM hanno visto il coinvolgimento di un dipendente della società che secondo i carabinieri aveva la funzione di “basista”. Lo stesso è ritenuto responsabile, in concorso con altri, di un furto in una abitazione perpetrato a Gerenzano in danno di un ignaro amico di famiglia.
Nel corso dell’indagine sono emerse responsabilità anche per episodi di concussione, peculato, truffa aggravata e falso, posti in essere da un esponente sindacale dell’azienda, a cui viene contestata la "indebita ingerenza in occasione dei concorsi per l’assunzione di operai" delle varie qualifiche. All’uomo vengono inoltre attribuiti i reati di peculato, per aver indebitamente utilizzato mezzi a materiali aziendali, e di truffa aggravata e falso, per aver fatto attestare falsamente la propria presenza sul posto di lavoro.
Dall’inizio delle indagini sono state complessivamente arrestate 10 persone (2 in flagranza di reato di furto e 8 raggiunte da ordinanza di custodia cautelare in carcere) altre 10 sono state indagate in stato di libertà per ricettazione.  
L’operazione è stata coordinata dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Busto Arsizio Roberto Pirro e  di Como Simone Pizzotti

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 02 Dicembre 2009
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