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“Amministrazione si conferma sempre più razzista”

Intervento della lista civica Insieme per Gerenzano, dopo la pubblicazione del periodico comunale di dicembre con un altro articolo dell’assessore Borghi

Ben quattro pagine del numero di dicembre 2009 del giornale dell’amministrazione comunale di Gerenzano “Filo Diretto coi Cittadini” sono state usate per rispondere all’interpellanza di “Insieme Per Gerenzano” su un articolo di Cristiano Borghi,  Assessore con Delega alla Sicurezza, dal titolo “L’Amministrazione comunale ha chiuso le porte, ma i gerenzanesi le hanno riaperte”. Articolo inquietante e razzista, non solo secondo  IPG, ma anche per altre associazioni, comitati e singoli cittadini indignati.
Quattro pagine così ricche di puntualizzazioni ed esempi sono una difesa sproporzionata. Noi di Gerenzano diciamo: “la topa  l’è peg dal beouch”. Il signor Borghi Cristiano nella sua risposta,  non solo non si rende conto di essere razzista, ma si giustifica per esserlo. E’ un atteggiamento da perdente, suo e di tutta l’amministrazione, di fronte ad un problema di integrazione che esiste, nessuno lo ha negato, ma che va gestito con tatto, fermezza, umanità e generosità senza incutere  alcun senso di insicurezza nella cittadinanza.
Invece di rispondere all’articolo, “Insieme per Gerenzano” si chiede: perché le corti sono state abbandonate a se stesse? Non avrebbe dovuto essere compito dell’amministrazione incentivare il recupero ed il risanamento del centro storico? Hanno avuto quindici anni di tempo per farlo, ma non sono riusciti a proporre degli interventi armonici, magari incentivati, per risanare e riportare ad uno standard civile le vecchie abitazioni. Gli unici interventi nel centro storico congegnati a Gerenzano
sotto  l’amministrazione leghista sono stati degli sventramenti/ricostruzioni di alcune corti cancellandole di fatto dalla topografia del paese.    Altri paesi e cittadine del circondario, vedi Castellanza, hanno riqualificato i loro centri storici, ed i risultati si vedono. Un centro vivo a Castellanza, Cislago, Turate, Uboldo, un centro morto a Gerenzano dove invece la nostra amministrazione  ha preferito espandere il paese a macchia d’olio con palazzine e palazzoni vari, trasformando di fatto Gerenzano in un dormitorio. Il nostro centro storico è andato progressivamente alla deriva svuotandosi con la chiusura dei negozi, dei bar, con un municipio fatiscente, ed una parrocchia che ha di fatto congelato una vasta area del centro (cooperativa, cinema), a parte i bei interventi fatti sulla chiesa. In un centro storico trascurato e degradato come il nostro potevano andarci solo degli extracomunitari diseredati (con dei bei guadagni per i Gerenzanesi) e rimanerci gli anziani e chi non ha potuto trasferirsi all’esterno.
Ma, a parte gli interventi strutturali sul centro storico non fatti, dovremmo ricordare al Signor Borghi Cristiano ed all’amministrazione leghista, che l’integrazione è l’unica risposta logica e percorribile, non ipocrita, alla migrazione delle genti.
 
Ci sono dei delinquenti? Questi vanno perseguiti con la legge, ci sembra ovvio. Invece i problemi degli schiamazzi, degli appartamenti sovraffollati e dei sacchi dei rifiuti abbandonati ai lati dei muri si affrontino con la Polizia locale, non con numeri telefonici di denuncia anonima (questi si ipocriti) neppure con articoli razzisti del tipo ”non vendete e non affittate ad extracomunitari”.
Integrazione vuol dire aprire scuole per adulti extracomunitari per l’insegnamento della lingua italiana, vuol dire educare la gente a non buttare i rifiuti per strada dove capita  o nei boschi, vuol dire tenere puliti i marciapiedi, anche dagli escrementi dei cani, avere dei vigili in giro per il paese, incoraggiare l’apertura di centri di aggregazione, ed eventi comunitari, combattere il taglieggiamento dei nostri negozianti proteggendoli perchè, oltre a fornirci dei servizi,  rendono vivo il centro storico ed esercitano una funzione di controllo.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 08 Gennaio 2010
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