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“Saronno-Seregno: un bell’esempio di democrazia applicata”

L’ex sindaco Pierluigi Gilli ricorda l’iter per l’approvazione del progetto, con la partecipazione e i contributi anche dei cittadini

Il 31 gennaio 2003, con la firma di un accordo a Milano, si concludeva il lungo iter politico-amministrativo della nuova Saronno-Seregno; commentavo allora con soddisfa-zione l’esito positivo delle trattative riprese per iniziativa del Comune di Saronno con gli altri Enti territoriali coinvolti, insieme alle F.N.M., per la riqualificazione della linea fer-roviaria.
Il nuovo progetto, indubbiamente migliorativo di quello originario predisposto dalla Regione, costituiva un grande successo per la nostra città, che – con il nuovo trac-ciato approvato, in semitrincea – avrà ora, dopo i lavori di imminente inizio, lo sviluppo della stazione di Saronno-Sud, strappata ad un malinconico sottoutilizzo, e la fine della storica divisione determinata dall’attuale tracciato, inserito in zone fittamente urbaniz-zate.
Ricordo che l’Amministrazione era sempre stata favorevole al potenziamento della linea Saronno-Seregno, i cui benefici per la mobilità sono di intuitiva comprensione e, soprattutto, sono vòlti a circoscrivere il fenomeno del traffico, tramite il trasporto pubblico, convogliando numerosi pendolari sulle vetture dei treni, anziché in auto.
Il Comune, tuttavia, non aveva mancato di segnalare la persistenza di alcuni nodi di criticità del tracciato, sia per la sua limitatezza spaziale, sia per l’impedimento alla viabilità interna alla città in un asse fondamentale come quello nord-sud (Vie Piave-Miola-Larga); in particolare, aveva espresso riserve su un sottopasso in Via Piave, ritenuto insufficiente ed invasivo, potenzialmente idoneo a provocare la paralisi della circolazione e disturbo continuo ai residenti.
L’Amministrazione, investita del problema anche dalla lucida reazione dei cittadini residenti a confine con la ferrovia, riunitisi in un competente e battagliero comitato, si rese prontamente promotrice di ulteriori approfondimenti e miglioramenti del progetto, conclusisi con il consenso manifestato da Regione, Province e Comuni.
Con un metodo silenzioso e riservato e continui incontri persuasivi con gli altri Enti interessati, riuscimmo a raggiungere l’obiettivo della tutela della città e di molti nostri concittadini, dopo avere convinto i nostri partner della bontà della variante, della sua fattibilità e delle ricadute positive per tutta la linea, superiori ai maggiori costi comun-que richiesti.
Un bel match, iniziato con forti polemiche, ma proseguito con attenzione e volontà collaborativa di tutti, anche dei c.d. non addetti lavori, i concittadini riunitisi spontane-amente in comitato, le cui riflessioni ed iniziative furono di decisivo sostegno e di inco-raggiamento all’Amministrazione nella non facile trattativa: un bell’esempio di democrazia applicata.
Mi auguro che i lavori, di cui oggi ci sarà l’inaugurazione da parte dell’ottimo As-sessore Regionale Raffaele Cattaneo, si concludano in tempi brevi, per incominciare presto a godere dei benefici al trasporto pubblico e all’utilità generale, per i quali tante persone lungimiranti si sono spese anni fa.
Sicuramente per dar corso ai lavori nasceranno dei temporanei disagi per la circolazione (con chiusura di strade); per limitarne l’impatto, si aspetterà la creazione defini-tiva della rotatoria tra via Piave e viale Lombardia (in una gelida notte di primavera, ho assistito all’interramento del tunnel che manterrà il collegamento ciclopedonale tra la città e la Cascina Colombara).
Sacrifici temporanei per un’opera che darà grandi frutti.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 25 Gennaio 2010
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