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“Sciogliere l’associazione? Una sconfitta per tutti”

Il presidente nazionale della federazione antiraket, Paolo Bocedi, invita Frediano Manzi a continuare la lotta, nonostante l’atto intimidatorio subito domenica

Paolo Bocedi«Frediano non devi dimetterti, sarebbe una sconfitta per le lotte che combattiamo da una vita». Parole di Paolo Bocedi, presidente della Federazione nazionale antiracket, che riunisce oltre 70 associazioni che combattono racket e usura, tra cui anche Sos Racket Usura di cui è presidente Frediano Manzi, il proprietario vittima di un atto intimidatorio nella giornata di domenica a Caronno Pertusella, quando gli è stato incendiato il furgone con cui lavora.
Manzi, subito dopo l’accaduto, ha esternato senza mezzi termini di essere stato abbandonato dalle istituzioni e, dopo un consulto con gli associati, ha dichiarato di voler chiudere l’associazione. Numerosi i commenti giunti su VareseNews, soprattutto di solidarietà, ma anche con richieste esplicite a Manzi di non abbandonare la propria lotta. Qualcuno ha ipotizzato anche la possibilità di lanciare una petizione popolare per sensibilizzare le autorità sul problema.
 
«Giovedì faremo a Milano una grande conferenza stampa, con rappresentanti da tutta Italia di diverse associazioni antiracket – aggiunge Bocedi -. Il nostro invito rivolto a Manzi sarà quello di non chiudere l’associazione. Sarebbe una sconfitta, sarebbe come darla vinta ai malviventi che lui stesso ha contribuito in questi anni a mandare in carcere». Alla conferenza stampa parteciperanno anche i rappresentanti delle istituzioni come il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, e l’assessore regionale Stefano Maullo.
«In questo settore non serve sparare a zero su tutti ed essere solo polemici – chiude Bocedi -. Doveva aspettarselo, ha mandato in galera molti delinquenti e purtroppo queste possono essere conseguenze a cui si va incontro. Ma si affrontano solo se si condivide con il resto della federazione, se la situazione si combatte insieme. Chiudere l’associazione sarebbe una sconfitta per tutto quello che abbiamo fatto. La rappresaglia arriva se rimani isolato. Abbandonare il campo è la cosa che non si deve assolutamente fare. Purtroppo, nonostante le autorità dicano il contrario, tutto ciò è la dimostrazione la mafia esiste anche nel Nord Italia e va combattuta».  

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2010
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