«Riteniamo che il sostegno alla democrazia e alla autonomia delle comunità locali, la continua scoperta di nuove forme di sviluppo della partecipazione civica, l’uguaglianza politica e giuridica di tutti gli abitanti e la scelta consensuale dei progetti per la città siano le condizioni fondamentali per governare con successo». Michele Marzorati si è presentato alla città, insieme alle forze politiche (Popolo delle Libertà, Lega Nord, Unione di Centro e Saronno Si-Cura) che sostengono la sua candidatura alle prossime elezioni amministrative del 28 e 29 marzo.

 

Marzorati ha presentato nei giorni scorsi i punti principali del programma, con particolari riferimenti anche all’attualità politica. «È un programma che si muove nell’orizzonte culturale che intende ricollocare il dibattito politico come metodo di lavoro per la costruzione del bene comune – ha spiegato -. Riteniamo che Saronno abbia bisogno di un Governo stabile e, dunque, assumere la guida del Comune sia un momento di educazione delle comunità, educazione politica, sociale, educazione al lavorare insieme. Siamo per una politica delle cose, che però non scade mai nella logica della pura amministrazione. Si fa politica facendo buona amministrazione». 

Famiglia e sussidiarietà sono le parole che il candidato della coalizione di centrodestra ha usato spesso: «La famiglia, per sua stessa natura, è l’elemento fondante della società e il fattore indispensabile al pieno sviluppo della persona – spiega -. E nell’ambito familiare che inizia il processo educativo e il progresso dell’essere umano. Individuiamo nel principio di sussidiarietà il metodo per un crescita sociale equilibrata, che è un principio del bene comune. L’ente pubblico non deve, peraltro, limitarsi ad affidare o “esternalizzare” compiti o servizi pubblici alla società civile, ma deve, anche, rendere la sussidiarietà un fattore di sviluppo della dimensione partecipativa, invitando i membri della società civile a essere corresponsabili dei processi d’analisi dei bisogni sociali e di definizione delle risposte. Un nesso inscindibile lega libertà e responsabilità, libertà e uguaglianza». 

 

«Nel rispetto e nell’applicazione di questi principi si svilupperà l’azione articolata legata alla politica degli anziani, dei minori, dei diversamente abili che si orienterà in una politica di tutela ed assistenza presso il proprio domicilio – ha chiuso il candidato -. Così come sarà sviluppato una rete di socializzazione che di concreterà della realizzazione del centro diurno per gli anziani. Una vera sensibilità al problema della sicurezza deve indurci a comprendere il fenomeno innanzitutto attraverso un approccio complessivo e adeguato. Concepiamo la sicurezza come indice di qualità della vita, come elemento qualificante del rapporto uomo-ambiente; per questo la relazione con il contesto locale, con il territorio è fondamentale. I cittadini devono percepire chiaramente di vivere non in un contesto di "stato di sicurezza", ma in luoghi sicuri; la sicurezza non è un obiettivo misurabile attraverso dati statistici, la sicurezza è una condizione psicologica, una dimensione interiore che consente di vivere la propria vita di relazione o lavorativa in tranquillità».