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“Un codice etico per le forze politiche della città”

La proposta da parte della Sinistra Saronnese a tutti i partiti: niente candidati che abbiano condanne penali, trasparenza negli appalti pubblici e partecipazione dei cittadini

Un codice etico per le forze politiche della città. È quello che propone la Sinistra Saronnese dopo la presentazione del proprio candidato sindaco Luciano Porro. «Si è ravvisata la necessità di colmare il solco che esiste fra la cittadinanza e la politica – spiega Franco Legnani del gruppo -. È fondamentale che politica e cittadino tornino ad avere fiducia reciproca. La politica quindi deve ritrovare etica, moralità, serietà capacità di ascolto e deve permettere ai cittadini di partecipare attivamente alle scelte dell’amministrazione. Per questo i candidarti di Sinistra Saronnese si impegnano a rispettare un codice etico. Sinistra Saronnese propone l’adozione questo codice etico non solo ai candidati dei altri partiti della propria coalizione ma a tutte le formazioni politiche che saranno presenti nella campagna elettorale ritenendolo un requisito essenziale, anzi un pre-requisito, per proporsi in maniera diversa alla città».
 
«Il Codice Etico è basato su alcuni principi a tutela della moralità pubblica – si legge nel codice -: l’assenza, all’atto della candidatura, di condanne penali anche di I grado e di rinvio a giudizio per reati non d’opinione o d’abuso d’ufficio, l’impegno alle dimissioni dall’incarico istituzionale (consigliere – assessore), negli stessi casi; l’impegno ad evitare, nell’ambito della propria attività istituzionale, ogni possibile conflitto d’interessi. A nostro avviso è inoltre importante che si affronti il problema di una forte riduzione di costi impropri della politica (compensi eccessivamente alti, benefit non giustificati, ecc.)».
Nel documento si fa riferimento anche alla trasparenza negli appalti, oltre a impegnarsi «al controllo sulle condizioni di sicurezza del lavoro nei cantieri e sull’applicazione dei contratti di lavoro. Per affermare una nuova etica della politica è anche necessario partire dalla partecipazione democratica dei cittadini e dalla possibilità delle istituzioni locali di rappresentare anche i soggetti più deboli e di saper dare risposte concrete ai loro bisogni. Proponiamo quindi l’impegno a modificare gli statuti comunali al fine di prevedere l’obbligo di strumenti e pratiche partecipative in materia di predisposizione dei bilanci, di pianificazione, di programmazione urbanistica e di uso degli spazi pubblici».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 11 Febbraio 2010
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