Presentati il Re Amaretto e la Regina Granella, i Personaggi voluti per dare una specifica identità alle maschere cittadine del Carnevale Saronnese. Così, in fastoso banchetto, nella serata di sabato grasso 20 febbraio 2010, del carnevalone ambrosiano, i numerosi buongustai intervenuti alla ”Soffitta dell’Ancorone”, presso “Al Focolare” di Via San Francesco 13 a Saronno, hanno potuto brindare all’iniziativa che si collocava, per la tematica “Mangià in dialètt”, nella calendarizzazione di febbraio della serie: “una serata al mese: mangiamo saronnese”.

«Convivi di tradizione cultural-gastronomica che, narrati in menù da collezione su una speciale carta tipo paglia e liberamente disponibili presso al citato “Al Focolare” e alla Libreria Bono di Corso Italia 119 in Saronno, vengono proposti dalla ProLoco Saronno e realizzati con la collaborazione, l’operosità e l’ospitalità del Gruppo saronnese dell’Associazione dei marinai, per la finalità della preservazione del locale patrimonio gergale e culinario – spiegano dalla Proloco cittadina -.  La vicinanza affettiva che la Gente trova nelle maschere, tanto da immedesimarsi in esse nell’effimero ribaltamento dei rapporti gerarchici propri dello spirito del carnevale che parla la lingua popolare e naturale del dialetto, ha suscitato subito grande attenzione e convinto consenso.

E, quindi, valutando l’aspetto più intimo e nostrano, inteso come qualità ed autenticità territoriale, l’idea di un Re Amaretto accompagnato dalla sua fedele ed inseparabile Regina Granella (decorazione zuccherina che distingue da sempre, ben oltre un secolo, il pasticcino saronnese) ci è parsa la più logica e promozionale della Realtà saronnese, anche perché Elementi notoriamente individuativi della Città di Saronno».