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La Giunta Porro si presenta: “Una squadra senza personalismi”

Valeria Vallioni nominata vicesindaco, mentre la Cavaterra è la più giovane del gruppo, 48 anni. Spunta anche una delega per le fonti di energie rinnovabili

Nuova Giunta di Saronno«È una squadra che si impegnerà a cambiare il volto della città e soprattutto lo farà con l’aiuto di tutti». Il sindaco Luciano Porro ha presentato venerdì mattina la nuova Giunta di Saronno, una squadra composta da quattro uomini e due donne, tutti che non hanno mai ricoperto la carica di assessore in passato (escludendo la parentesi del 2009, la cui carica è durata solo 7 ore e di cui sono stati confermati due assessori). Tra le varie deleghe spuntano anche quelle per le fonti di energie rinnovabili, mentre la sicurezza diventa Prevenzione e sicurezza.
«Ricominciamo un cammino interrotto il sette luglio scorso – ha spiega il primo cittadino -. Ora dobbiamo fare in modo che nasca spirito squadra. In questo gruppo ci sono tutte le competenze necessarie. L’esperienza la faremo con gli atti amministrativi, ma soprattutto con l’aiuto dei dipendenti comunali, la cui collaborazione sarà fondamentale. Il Palazzo deve diventare di vetro in mordo che tutti vengano accolti e si sentano primi cittadini».
 
Ecco quindi i nomi dei componenti della Giunta Porro e le loro prime dichiarazioni.
Valeria Vallioni (Pd, 59 anni) vicesindaco vice-sindaco con deleghe servizi alla persona, famiglia e solidarietà sociale: «È una bella sfida, molto importante. Spero che da parte dei cittadini ci venga dato del tempo necessario per il rodaggio. C’è necessita di ragionare insieme».
Cecilia Cavaterra (Tu@Saronno, 48 annni) deleghe ai giovani, formazione, cultura e sport; non era presente in comune perché all’estero per lavoro, ma ha lasciato un breve messaggio: “Sono orgogliosa di far parte di questa squadra e lavoreremo per la città”.
Mario Santo (Pd, 68 anni), già consigliere provinciale, avrà deleghe a risorse economiche, lavoro, commercio, attività produttive e società partecipate: «È stata una grande presa rovesciare il pronostico che ci vedeva sconfitti. Adesso affrontiamo problemi non piccoli: parlare di bilancio oggi fa venire l’ansia ma con l’impegno di tutti ce la possiamo fare a superare questo momento difficile».
Giuseppe Campilongo (indipendente, 57 anni) si occuperà dì urbanistica, ambiente, sistema della mobilità e iniziative con il territorio: «C’è tanta emozione e un compito impegnativo che oserò di fare al meglio. Alcune cose sono peste dalle norme come il pgt. Ma dobbiamo porre molta attenzione anche alla salvaguardia del verde e alle periferie, anche con iniziative che evitino di far percepire Saronno come una città dormitorio».
Agostino Fontana (Italia dei Valori, 65 anni) deleghe a opere pubbliche, casa e patrimonio, manutenzione della città, servizi di pubblica utilità e fonti di energie rinnovabili: È un’emozione per me e nuova dover affrontare questo percorso nell’amministrazione pubblica. Quello delle opere pubbliche è un settore importante, ma la stessa attenzione andrà data anche alle energie rinnovabili di cui ho la delega per promuoverne la diffusione».
Giusepppe Nigro (Partito Socialista, 59 anni) deleghe a organizzazione, comunicazione e partecipazione, polizia locale, prevenzione e sicurezza: «Mi sembra che ci sia un clima assolutamente positivo e questa era una delle condizione che volevamo si creasse in questa fase iniziale. Sono assolutamente soddisfatto per questo inizio».
 
«Va fatto un passo indietro evitando personalismi ed egoismi – ha aggiunto Porro -. Inoltre, tutti i consiglieri di maggioranza avranno una competenza in un settore diverso e dobbiamo fare in modo che il consiglio comunale torni a svolgere il ruolo che gli compete». Consiglio che dovrebbe riunirsi per la prima volta il prossimo 3 maggio.
«Non ci sono risorse come una volta – ha concluso il sindaco -, non ci pesiamo permettere il lusso
di sperperare. Dobbiamo razionalizzare la spesa senza mai far mancare le risorse alle persone che ne hanno bisogno. L’obiettivo è rispondere a chi ci chiede di mantenere dignità. Anche nella ricca Saronno ci sono persone deboli e fragili che non ce la fanno. A questi nostri fratelli dobbiamo dare risposte immediate. Creando una rete sociale».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 23 Aprile 2010
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