A Saronno visse una figlia illegittima di Garibaldi
Fu una maestra saronnese, nata dalla relazione con Anna Koppman. Le prove presentate dallo storico Giuseppe Radice: “Avevo promessi di parlare solo dopo la scomparsa degli eredi”
L’ultima erede, Giuseppina Renoldi, è scomparsa quattro anni fa e ora lo storico ha deciso di rendere nota la storia della nonna Adelaide, conosciuta in città in passato come “la garibaldina”, perché girava sempre con sé un cimelio, un contenitore nel quale erano contenuti sembra i capelli di Garibaldi. Adelaide fu una figura importante per la città, tanto che, come si legge sulla sua lapide al cimitero di via Milano, ha ricevuto la medaglia d’oro ai benemeriti della pubblica istruzione.
La prova che non si tratti di una leggenda è stata presentata proprio nella serata dell’Unitre: una lettera firmata dallo stesso Garibaldi che confermerebbe tutta la storia.
Garibaldì passò da Saronno nel 1859 e si ristorò in una taverna nell’attuale via Garibaldi e, riconosciuto dalla folla, tenne un discorso affacciandosi dal balcone del palazzo degli Stampa Soncino. Secondo quando raccontato a Radice dalla famiglia Renoldi, tramandato da nonna Adelaide Carpeneto (nata nel 1853 e scomparsa nel 1931), proprio la nonna era frutto di una relazione clandestina tra Garibaldi e Anna Koppman, dalla quale nacque a Pavia una bimba, poi riconosciuta da Francesco Carpeneto, uno dei più fedeli collaboratori del generale.
Una volta cresciuta Adelaide diventò una maestra e vincendo un concorso arrivò a Saronno dove insegnò per tutta la vita alla scuola Regina Margherita di via San Giuseppe. Si sposò con Luigi Renoldi ed ebbe un figlio Giorgio.
Nella lettera presentata l’altro giorno arriva proprio la conferma di tutta questa storia: in una missiva del 1863 Garibaldi scrive ad Anna Koppman di prendersi dell’orfana Carpeneto. «Del resto – spiega Radice – secondo quanto spiegato dalle sue eredi anche Adelaide ha tenuto una lunga corrispondenza con il padre: un scambio epistolare tanto intimo e importante che ha voluto essere seppellita con queste lettere».
Nella serata è stato presentato anche il ciondolo che conterrebbe una ciocca di capelli di Garibaldi. È una ulteriore conferma della veridicità del segreto che mi aveva confidato Anna Renoldi qualche anno fa. Finalmente ho potuto consegnare alla città questo segreto»
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